Ferrari, Arrivabene torna sui suoi passi: «Sono stato mal interpretato»
Anche se la Ferrari sta vivendo un momento d’oro, non si può dire la stessa cosa di Maurizio Arrivabene che in queste ultime settimane si è lasciato andare a qualche parola di troppo. Il Team Principal della Ferrari, che in occasione della vittoria a Singapore ha avvicinato il personaggio di Vettel a una leggenda del Motorsport come Ayrton Senna, nei giorni scorsi, ha affermato che il 28enne di Heppenheim sarebbe pure più forte di una leggenda della Formula 1 e della Ferrari come Michael Schumacher.
Non è un mistero: il sette volte Campione del Mondo, iridato con la Rossa per cinque stagioni consecutive è entrato a pieno titolo nel cuore dei ferraristi e, ogni paragone con Schumy è sempre duro da digerire per la tifoseria, soprattutto per quanto riguarda gli appassionati tedeschi, fedelissimi del Kaiser. «Le mie parole sono state travisate, ho grande rispetto per Michael, lo porto nel cuore e prego per lui ogni giorno – ha commentato il Team Principal della Ferrari – Con le mie parole volevo semplicemente dire che Sebastian è una persona più estroversa, non avevo alcuna intenzione di offendere Schumacher. Sono rimasto particolarmente basito da tutti i commenti che ne sono derivati. Non era mia intenzione», ha concluso.