Ferrari, Arrivabene: «Raikkonen e Vettel lavorano bene assieme»

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Ogni scuderia di Formula 1, si sa, prima che per il Mondiale piloti, lotta per assicurarsi il titolo riservato ai Costruttori e per farlo, è necessario avere due piloti che riescano a portare contemporaneamente il maggior numero di punti alla loro portata. E questo lo sa bene anche la Ferrari che per dimenticare la disastrosa stagione 2014, la peggiore degli ultimi vent’anni, ha deciso di assicurarsi i servigi di due Campioni del Mondo, Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel, che è venuto a prendere il posto di Fernando Alonso. Maurizio Arrivabene, Team Principal della Ferrari, è uno che conosce bene la Formula 1 e gli ambienti di Maranello e sa come ottenere il massimo dai suoi piloti.

«Seb in Australia era felice perché il suo sogno si è avverato, ossia quello di ottenere il primo podio con la Ferrari, qualcosa di veramente speciale per un pilota di Formula 1. Per quanto riguarda Kimi, sono andato subito a parlare con lui perché credo sia necessario confrontarsi con un pilota, capirlo e tenerlo su – ha confidato Arrivabene ai colleghi di ESPN – Se si festeggia con uno e si ignora l’altro, il team non funziona. I ragazzi stanno lavorando molto bene insieme e il mio compito è quello di mantenere il giusto equilibrio e di dare fiducia a Kimi. Ho ripetuto a lui molte volte sei come un martello, stavi spingevano come un dannato e i tempi erano buoni. Il nostro obiettivo è avere due piloti che ci permettano di arrivare a vincere il Mondiale Costruttori».

Lasciando un attimo da parte la questione piloti, e tornando a pensare alla pista, il Team Principal della Ferrari ha assicurato che la Rossa è pronta a mettere nel mirino la Mercedes: «Il nostro obiettivo, prima dell’inizio della stagione, era di recuperare terreno su Williams e Red Bull. Ora dobbiamo essere più convinti sulle nostre possibilità per ridurre il gap con le Mercedes. Dobbiamo solo continuare così, con la giusta metodologia. Occorre lavorare e rispettare il programma senza farsi prendere dal panico e mantenere lo spirito di squadra».

Eleonora Ottonello
@lapisinha