Fernando Alonso: «Per il 2014 dobbiamo essere perfetti in qualunque cosa» 14 Gennaio 2014 Eleonora Ottonello Daniela ha 9 anni, è una ragazzina spagnola e ha avuto la possibilità di intervistare Fernando Alonso, avendo vinto il concorso «Giornalista per un giorno», organizzato dal Banco Santander in collaborazione con la Ferrari, per i figli dei rappresentanti dei media iberici. Lo scorso anno era successo anche ad Ales, tifoso del Real Madrid. Grazie alla semplicità e naturalezza di Daniela, Fernando ha toccato svariati temi della sua professione e della sua vita privata, dal campionato imminente di Formula 1, agli ordini di scuderia, passando per le passioni del ferrarista e il significato del suo tatuaggio. «Non ci sono limiti. Bisogna sempre migliorarsi e fare ogni cosa in modo eccellente. In questa stagione il nostro limite sarà ricercare la perfezione in tutto quello che facciamo. Sarà un campionato davvero difficile, con diverse modifiche regolamentari in Formula 1 e dovremo lavorare al meglio per non fallire. Nello sport non ci possono essere promesse. Nessuno può dire chi vincerà il prossimo mondiale. L’unica cosa che i team possono fare è sviluppare la vettura e poi, vedere in pista, come andranno le cose», ha spiegato Fernando alla piccola Daniela. Nel corso della sua carriera in Formula 1, lo spagnolo ha assicurato di non aver mai disobbedito a un ordine di scuderia: «Quando il team di ordina qualcosa, devi ubbidire perché sono loro che stanno analizzando i dati e sanno per la precisione quello che sta accadendo. Si, magari ti puoi chiedere il perché, ma devi eseguire il volere della scuderia, sempre». Può esistere l’amicizia in Formula 1? «Tra gli altri piloti, non c’è un vero e proprio amico, però siamo tutti colleghi. Ovviamente con alcuni parlo di più, con altri di meno, ma il rispetto deve essere alla base di ogni rapporto». E dopo la parentesi sportiva, Daniela passa a quella personale, chiedendo a Fernando quale significato nasconda il tatuaggio che ha sulla schiena: «Il samurai significa molte cose. Quando decidi di farti un tatuaggio sai che è qualcosa che avrai per tutta la vita e necessariamente deve rappresentare qualcosa di importante. Nel mio caso, mi ricorda che nella vita dobbiamo combattere, che le cose non arrivano da sole, gli obiettivi si raggiungono grazie alla costanza e a una metodologia di lavoro che applichi alla vita. Allo stesso tempo mi riporta alla mente un momento molto importante della mia vita privata. Il Samurai è disegnato in ginocchio, quasi a terra, quasi come se fosse stato sconfitto però che guarda sempre in avanti». E lo sport è proprio una delle passioni di Alonso che, ricordiamo, è un grande tifoso del Real Madrid: «Ci sono moltissimi sportivi che sono degli esempi per i giovani e in Spagna, ne abbiamo molti. Nadal, Gasol, le Nazionali di calcio e pallacanestro, i nostri canottieri. Se invece parliamo a livello mondiale, non ci possiamo dimenticare di Bolt, dei giocatori della NBA e di svariati piloti americani. È difficile dire chi sia il migliore, bisogna solo ringraziarli perché ci fanno divertire». Tags: 2014, Fernando Alonso