Fernando Alonso: l'assicurazione paga se verrà accertato il guasto meccanico

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Tra meno di una settimana le monoposto di Formula 1 torneranno in pista per il Gran Premio della Malesia, seconda tappa del Mondiale. Nella gara di Kuala Lumpur, rientrerà anche Fernando Alonso, obbligato a rinunciare alla corsa inaugurale della stagione a Melbourne, in via del tutto precauzionale per l’incidente che lo ha visto protagonista lo scorso 22 febbraio al Montmelò. L’iberico, che ha superato ieri i tre test fisici presso l’Università di Cambridge, prima di prendere la pista dovrà superare un’ultima e definitiva prova, con ogni probabilità giovedì, questa volta gestita direttamente dai responsabili medici incaricati dalla FIA.

Nonostante sia passato oltre un mese dal misterioso incidente che ha visto protagonista Fernando Alonso, restano ancora dubbi e malumori su quanto avvenuto in occasione della seconda sessione di test invernali. Con i dottori che avevano imposto al driver di Oviedo lo stop, nel caso il pilota non avesse seguito le indicazioni mediche, oltre che riguardanti la salute, si sarebbe esposto a conseguenze di tipo assicurativo. I team di vertice sono tendenti a utilizzare due tipi di assicurazioni: la prima, stipulata direttamente dal pilota, copre gli infortuni mentre la seconda, definita per race missed, entra in gioco nel caso in cui il pilota sia costretto a saltare uno o più gare a causa di un incidente.

L’aver mancato il Gran Premio d’Australia potrebbe costare alla McLaren circa 1,8 milione di euro di risarcimento nei confronti di Fernando Alonso. Sulla base di quanto riportato dai colleghi della Gazzetta dello Sport, la franchigia viene calcolata dividendo il salario annuale, che per Alonso sarebbe lievitato da 19 a 34 milioni di euro, per le gare in calendario meno quella saltata. L’assicurazione, però, entra in gioco solo nel caso in cui fosse comprovata la colpevolezza a un guasto della vettura, situazione che, ancora una volta, Ron Dennis ha smentito personalmente: «La gente fatica ad accettare che la MP4-30 sia stata spostata verso il muretto a causa di un colpo di vento – ha commentato il boss della McLaren ai colleghi di Sky Sports Uk – Di certo non è causa di una scossa elettrica, avrebbe anche potuto trattarsi di un momento di distrazione del pilota».

Eleonora Ottonello
@lapisinha