F1world incontra … Riccardo Agostini – campione italiano GT 2019

Riccardo Agostini 2019

Credits: Riccardo Agostini social network

Riccardo Agostini è l’attuale campione in carica della GT3 Pro 2019. Padovano di nascita, Agostini ottiene i primi successi nelle formule conquistando il campionato italiano di Formula 3 nel 2012. Successo che gli vale anche un test a bordo della Ferrari F60. Nel 2015, l’atleta veneto passa alle ruote coperte togliendosi diverse soddisfazioni. Nel suo anno di debutto ottiene il titolo della Porsche Carrera Cup Italia, più recente è la vittoria del campionato di GT, a bordo della Mercedes AMG GT3. F1World incontra Riccardo Agostini.

Ripercorriamo la carriera di Riccardo Agostini

Quando nasce la tua passione verso i motori?

“E’ nato tutto un po’ per caso, visto che provengo da una famiglia che non ha mai avuto nulla a che fare con il motorsport. Quando frequentavo l’asilo un mio coetaneo mi ha invitato a provare un kart. E’ stato il padre di quel ragazzino a segnalare al mio le potenzialità che avevo. Da quel momento il mio papà ha cominciato a portarmi più di frequente (ai kartodromi ndr.), successivamente sono arrivate le prime gare. Ecco, da lì è nato il tutto.”

Nel 2012 hai effettuato un test a bordo della Ferrari F60 a Vallelunga. Raccontaci com’è nata quest’opportunità e quali sono state le emozioni di quella giornata.

“L’opportunità mi è stata data da Ferrari avendo vinto il titolo di Formula 3. Il test sulla Formula 1 era il premio per la vittoria del campionato. E’ stata la ciliegina sulla torta dopo una buona stagione. Una grande giornata ricca di emozioni, peccato che siano durate soltanto poco più di 24 ore e che si sia concluso in quel momento il mio capitolo con Ferrari.”

Nel 2015 passi dalle ruote scoperte a vetture a ruote coperte. Quale motivo ti ha spinto al cambio e cos’hai preferito guidare in carriera?

“Il cambio è stato fatto perché arrivato ai margini della Formula 1 non avevo le risorse per rimanere a certi panorami, mi riferisco alla vecchia GP2 Series, ora Formula 2. Per continuare a fare il pilota, l’unica chance che avevo era quella di affacciarmi al mondo GT. Io sono dell’opinione che un pilota veloce riesce ad esserlo sia con l’una che con l’altra (si riferisce alla differenza tra vetture GT e auto formula ndr.).”

“Mi piacevano probabilmente di più le formula avendo più modo di creare un setup perfetto per il mio stile di guida, mentre nelle vetture GT è sempre necessario trovare un compromesso che possa soddisfare tutti. Differente è stato nel 2015, quando correndo da solo avevo la possibilità di settare la vettura secondo le mie necessità.”

Agostini racconta il feeling con la vettura che lo ha portato alla vittoria

Sei l’attuale campione italiano in carica Gran Turismo. La vettura che ti ha portato alla vittoria lo scorso anno è stata quella con cui ti sei trovato meglio in carriera? 

“Solitamente le vetture con le quali vinci ti trovi bene. Ho avuto situazioni l’anno scorso dove non sono stato così competitivo, quindi si poteva anche pensare di dire che la macchina non fosse performante. E’ necessario però sempre tirare una somma alla fine dell’anno e capire cosa vada meglio o peggio. Devo dire di essermi comunque trovato bene con tutte le vetture che ho guidato, seppur poche, nel GT3. Forse con Mercedes ho faticato meno, mentre la Lamborghini che ha uno stile più aggressivo richiede più test (per trovare il limite ndr.).”

In questo periodo per ovvie ragioni sta spopolando il virtuale: tu lo pratichi? Quale opinione hai a riguardo?

“Mi sono attrezzato anche io con un simulatore. Devo dire che mi piace ma fino a un certo punto: penso che possa essere una bella iniziativa per rimanere a contatto con il motorsport, detto questo dal punto di vista tecnico e sportivo credo sia davvero molto diverso dalla realtà. E’ giusto mantenere due mondi separati tra reale e virtuale. Il simulatore aiuta comunque in questo periodo a restare allenati su alcuni aspetti, come le linee in pista e le frenate.”

Un commento sulla Formula 1 attuale

 

Tornando al reale ti chiedo un parere sulla Formula 1 odierna

“Le vetture attuali mi piacciono molto. Sono molto competitive e forse le più veloci di sempre; c’è un alto livello di competitività. Purtroppo a livello gestionale forse cercherei di modificare un po’ la politica, anche se preferisco non entrare troppo nel merito. Oggi, Mercedes a parte, dalla terza posizione in giù il campionato è molto equilibrato.”

Il mercato piloti ha subito un forte scossone negli ultimi giorni: qual è il tuo parere a riguardo?

“Bisognerebbe capire quelle che sono le varie politiche all’interno di queste decisioni. Sicuramente era nell’aria il fatto che in Ferrari due galli in un pollaio non ci potessero rimanere. Loro (riferendosi a Ferrari ndr.) hanno spinto sin da subito su Leclerc, un po’ come fatto da Red Bull in passato con Vettel. Era necessario ristabilire un po’ di equilibrio all’interno della squadra.”

“Carlos Sainz lo vedo come un pilota forte e che possa funzionare bene come scudiero di Charles Leclerc. Vedremo se sarà in grado di gestire un ruolo che di base è di secondo pilota, non essendo un pilota che va piano. Ricciardo? Lo avrei preferito in Ferrari. Secondo me può essere un gran pilota per il rilancio della McLaren.”

Prima dello stop ai campionati ha compromesso quelli che erano i tuoi piani di questo 2020?

“Per il momento non ho ancora preso nessuna decisione. Sto ancora valutando alcune proposte che sono rimaste in sospeso con il discorso Coronavirus. Riguardo al mio futuro non è facile dare una risposta, però il mio obiettivo è tentare di entrare all’interno di una casa costruttrice e di ricoprire il ruolo di pilota ufficiale.”