F1 Las Vegas: paura e delirio al muretto del Cavallino | Sainz: la città ha un debito con noi
L’ultima sosta del Mondiale di F1 sta per finire: s’avvicina Las Vegas, che ha un debito con la Ferrari. paura e delirio tornano in mente.
Un circuito cittadino di 3,803 miglia, poco più di sei chilometri. Un lungo rettilineo (quasi due km). La prima curva è un tornante, dopodiché il percorso piega leggermente a sinistra e poi in una veloce destra. Si presenta così il circuito di Las Vegas, terzultima prova del Mondiale di F1 che forse ha detto tutto per la classifica piloti, mentre per i Costruttori è tutto ancora in ballo. McLaren favorita, ma Ferrari e Red Bull non hanno ancora alzato bandiera bianca.
Pista non semplice quella di Las Vegas, al netto della variabile meteo che, come visto in Brasile, può stravolgere piani e strategie, rimescolando le carte, basti pensare a Ocon e Gasly sul podio a Interlagos.
Koval Lane e MSG Sphere prima dello snake, poi una sinistra leggermente più veloce che passa su Sands Avenue. La pista poi attraversa due curve molto veloci su Sands Avenue prima di entrare in una lenta svolta a sinistra su Las Vegas Boulevard, nota come Las Vegas Strip.
Qui a tutto gas con due rettilinei e una leggera curva a sinistra che passa davanti ad alcuni degli hotel e casinò più famosi di Las Vegas. E ancora, una serie stretta di curve lente su Harmon Avenue, lungo un rettilineo prima di passare attraverso una velocissima svolta a sinistra per completare il giro e tornare alla pista permanente oltre i box.
Il Cavallino scalpita
La Ferrari è in crescita, lo si è visto, anche se il Brasile non può essere preso come cartina di tornasole viste le condizioni meteorologiche. Leclerc e Sainz hanno una gran voglia di rivalsa, per tanti motivi: il primo è che c’è in ballo ancora il Mondiale Costruttori, Charles ha una ambizione infinita; Sainz vuole lasciare un bel ricordo prima di passare alla Williams.
Las Vegas, poi, è una pista che si adatta molto bene alla Ferrari ma, nonostante sia un circuito attrattivo per Maranello, i problemi di riscaldamento delle gomme non fanno dormire sonni tranquilli ai due ferraristi. Soprattutto al monegasco.
Sainz: V per vendetta
Carlos Sainz, inoltre, ha un conto in sospeso con Las Vegas: lo scorso anno lo spagnolo era partito in prima fila, subito dietro Leclerc, ma fu costretto a indietreggiare di dieci posizioni in griglia per la sostituzione della batteria, causata da un tombino malmesso della Strip, nella prima sessione di prove libere.
L’anno scorso successe un putiferio. Il Cavallino infuriato minacciò addirittura di ritirare le monoposto dalla gara, in segno di protesta. Da qui la grande voglia di rivalsa di Sainz per la sua ultima a Las Vegas in F1, vestito di rosso.