F1, Alpine butta in pista le sue monoposto sotto il diluvio in Brasile | La strategia da 26 milioni di euro
Il GP del Brasile spartiacque della stagione di F1. Verstappen vede il poker, L’Alpine butta in pista le sue monoposto: una strategia da 26 milioni.
Il Gran Premio più imprevedibile, pazzo e thrilling della stagione potrebbe essere uno spartiacque, in tutti i sensi. Un Mondiale riaperto dopo le qualifiche, ribaltato e probabilmente chiuso da Max Verstappen, con il bacio della Dea Bendata, sotto la bandiera a scacchi.
Basta guardare le due classifiche del Mondiale Piloti di F1 per capire cosa ha sancito il Gran Premio del Brasile: con la classifica della pole Lando Norris aveva la possibilità di guadagnare 25 punti su Max, furioso per una bandiera rossa esposta a suo dire in maniera non regolamentare e diciassettesimo dopo il taglio nel Q2.
A fine gara Lando Norris (finito miseramente sesto complice anche l’incidente di Colapinto) non solo non ha guadagnato sul leader del Mondiale, ma ha perso 17 punti, scivolando a -62 quando mancano tre Gran Premi e una Sprint al termine.
A meno di clamorosi, non preventivati né preventivabili scossoni, Max Verstappen conquisterà il suo quarto titolo iridato di fila, probabilmente il più complesso togliendo il primo ottenuto contro Hamilton, dove ancora se ne discute. Tant’è.
Non solo Max Verstappen
Ma il Gran Premio del Brasile ha detto anche altre cose importanti, al di là della corsa al Mondiale piloti. C’è ancora da decidere il Mondiale Costruttori, dove la Ferrari ancora non ha perso la speranza, 36 punti da recuperare alla McLaren non sono pochi, ma neanche moltissimi.
E poi c’è l’Alpine che in un solo Gran Premio ha guadagnato qualcosa come 26 milioni di euro per il secondo posto di un superlativo Ocon e un altrettanto sorprendente Gasly, trasformando la peggiore stagione della loro storia in una delle migliori.
La strategia azzardata ha pagato
Con il doppio podio di Esteban Ocon e Pierre Gasly a Interlagos, l’Alpine ha fatto un balzo clamoroso nella classifica Costruttori salendo dalla nona alla sesta. E se dovessero mantenere quella posizione, avranno salvato una stagione che si prevedeva essere economicamente terribile. Tutto in un solo Gran Premio. Tutto grazie a una strategia azzardata, ma che ha pagato. Sì perché mentre a Interlagos Giove Pluvio scatenava la sua ira, dal box dell’Alpine hanno deciso che sia Ocon sia Gasly dovevano rimanere fuori, per di più con le gomme intermedie, mentre gli altri andavano ai box per mettere le wet. E qui che è intervenuta la Dea Sbendata.
Con l’incidente di Franco Colapinto, infati, Ocon e Gasly, in regime di bandiera rossa, hanno in pratica avuto un pit stop gratuito (come Max), cambiando le gomme senza passare dai box. Una volta ripartiti il più era stato fatto. Ocon è stato sorpassato da Max e da nessun altro, Gasly si è tenuto stretto il podio. Et voilà, la stagione dell’Alpine è passata dalle stalle alle stelle.