Ferrari Schumacher

Credits: Pirelli Press Area

L’attuale alfiere della Haas rischia di non trovare posto nella griglia di partenza del prossimo anno, ma ha ancora qualche carta da giocare

Il contratto che lega Mick Schumacher alla Ferrari Driver Academy scadrà al termine della stagione 2022. Nel paddock è opinione diffusa che la Haas non prolungherà il suo rapporto con il pilota tedesco, il quale dovrà dunque cercare una sistemazione in un team esterno all’orbita del Cavallino Rampante. Le opportunità più concrete, in questo senso, potrebbero essere Williams e Alpine. Il passaggio di Mick nel team francese è caldeggiato dall’amico Esteban Ocon.

Una terza strada, meno percorribile, è quella che porta ad AlphaTauri. Nel caso in cui dovesse liberarsi un sedile nel team di Faenza, il primo candidato dovrebbe essere Colton Herta, perlomeno stando alle ultime indiscrezioni. Il futuro di Schumacher in Formula 1, dunque, è pieno di incognite. Se Mick non dovesse trovare posto nello schieramento del 2023, la Germania resterebbe priva di esponenti nel Circus, complice il ritiro di Sebastian Vettel.

Schumacher e Ferrari, un rapporto destinato a concludersi

Schumacher era entrato a far parte della Ferrari Driver Academy nel 2019, in veste di campione in carica della Formula 3 Europea. Dopo due anni in Formula 2 con Prema e un titolo piloti conquistato, Mick era arrivato in Formula 1 al volante della Haas. Il naturale epilogo di questo percorso sarebbe stato l’approdo in Ferrari, ma a quanto pare le circostanze hanno deciso diversamente. Le porte del Cavallino Rampante sembrano ormai sbarrate per Schumacher.

Sia Charles Leclerc che Carlos Sainz hanno firmato contratti a lungo termine. A meno di sconvolgimenti, dunque, la formazione piloti della Ferrari resterà immutata per alcuni anni. Al tempo stesso, l’ipotesi Alfa Romeo va scartata a prescindere. Il team di Maranello non ha più alcun diritto di scelta su uno dei due piloti, e Zhou Guanyu è prossimo alla riconferma a fianco di Valtteri Bottas. Ecco perché, tirate le somme, uscire dall’orbita Ferrari sembra l’unica soluzione sensata per Mick.