Dietrofront della FIA: Verstappen andava penalizzato
Ennesimo dietrofront della FIA. I commissari hanno infatti ammesso, anche sotto pressione degli altri team, di aver sbagliato a non dare penalità a Verstappen nel corso del fine settimana di Singapore
La FIA ha recentemente confermato che Verstappen avrebbe dovuto ricevere la penalità a Singapore di almeno tre posizioni sulla griglia di partenza. Tutto ciò a seguito delle tre infrazioni commesse dall’olandese durante le qualifiche del Gran Premio appena concluso. L’organo della Formula 1 ha quindi ammesso di aver sbagliato e ci ha tenuto a precisare che “il caso Verstappen” non sarà in alcun modo utilizzato come precedente.
Super Max si è reso protagonista di tre indagini per intralcio a Singapore. La prima ai danni di Tsunoda, la seconda ai danni di Sargeant e la terza per aver aspettato alla fine della pitlane con una coda di auto dietro di sé nel tentativo di creare un varco. Lo stesso pilota si aspettava l’arrivo di una penalità, che però non è mai arrivata.
Alla fine infatti la FIA ha optato per accantonare l’incidente di Sargeant e ammonire l’olandese per per aver ostacolato Tsunoda e per aver aspettato inutilmente in pitlane. Il fatto che non avesse ricevuto un messaggio radio relativo a Tsunoda è stata considerata una circostanza attenuante e la squadra è stata multata di 5000 euro.
Gli altri team vogliono vederci chiaro
L’argomento è stato affrontato nella riunione dei team manager di venerdì a Suzuka. Lo steward Matteo Perini, che ha prestato servizio a Singapore e sta garantendo la continuità in Giappone, ha ammesso che, dopo una revisione, l’ammonizione in pista inflitta a Verstappen avrebbe dovuto essere una penalità in griglia. È significativo che Perini abbia confermato che la chiamata di Verstappen non sarà usata come precedente in futuro, e anche che la mancanza di avvisi radio sulle vetture in avvicinamento non deve essere considerata una circostanza attenuante che protegge il pilota da una punizione più grave.
Per quanto riguarda l’incidente in pitlane, i commissari di Singapore hanno confermato la loro decisione originaria di dare un’ammonizione, poiché l’attesa in pitlane non è espressamente vietata dal regolamento, ma hanno detto alla FIA che dovrebbe esserci un regolamento che copra tali circostanze. Sebbene i team e i piloti abbiano ora chiarezza, potrebbero anche mettere in discussione il fatto che Verstappen sia partito tre posizioni più in alto a Singapore rispetto a quanto avrebbe dovuto, e quindi abbia potenzialmente sottratto ai rivali punti preziosi con una scalata al quinto posto più facile di quanto forse sarebbe potuta essere.
Le reazione degli altri piloti
Alcuni piloti si sono espressi sul caso Verstappen. Gasly, ha affermato: “Ho avuto decisioni difficili contro di me, come la penalità di sei posizioni a Barcellona quest’anno per intralcio, che francamente era di minor gravità rispetto a quelle commesse da Verstappen. Forse ora sono diventati più permissivi. Non so, chiederò”.
Anche Norris è intervenuto sulla situazione dichiarando: “Sono confuso dalla decisione finale. Penso che dovrebbero esserci sanzioni più severe per chi blocca, perché lo fanno in tanti. Facendo così Max ha rovinato il giro e la qualifica di Tsunoda. Nessuno sembra preoccuparsi abbastanza. È successo spesso in questa stagione, a me è capitato parecchie volte, soprattutto con alcuni team“.