De La Rosa: “Raikkonen non si adatta alla macchina”

Raikkonen 2020

Credits: Alfa Romeo Press area

Pedro De La Rosa, ex pilota e collaudatore di Formula 1, ritiene che il finlandese sia un pilota che ha bisogno di un’auto su misura per esibirsi al suo livello ottimale

Il passato ed il presente della Formula 1 si mischiano tra di loro. I campioni della Classe Regina sono destinati a diventare delle leggende viventi, una volta vinto un mondiale. Kimi Raikkonen è uno di questi. Finlandese, 40 anni, campione del mondo 2007. De La Rosa, ex pilota di Formula 1, ha spiegato di avere una grande ammirazione per Raikkonen, tuttavia ha sottolineato che non è un pilota con una grande adattabilità. Al contrario di Fernando Alonso o Lewis Hamilton, che considera assoluti geni in questo campo.

Kimi è molto veloce, è molto veloce, ovviamente. È un campione del mondo. Ma ha bisogno che la macchina sia settata in un modo speciale e particolare. Altrimenti non si adatterà. Questa è la sua differenza rispetto a Lewis e Fernando. Dai a Fernando un’auto con sottosterzo e sarà estremamente veloce. Si adattano, è fantastico. Ma con Kimi, l’auto deve adattarsi a lui, ha detto nel podcast di F1 Beyond the Grid, riferendosi ai campioni del mondo Hamilton ed Alonso. 

ATTENZIONE SE SI PARLA DI MAX

De La Rosa ha poi affermato: “Lewis e Fernando sono su un altro livello rispetto a Kimi o Seb –Vettel-. Quando ne parlo ho molto rispetto, devo dire che li conosco molto bene, ho condiviso la stessa macchina e so di cosa sono capaci. Però, per favore, credetemi quando dico che Lewis e Fernando sono molto speciali”. 

Non trovi talento di tale portata ogni anno in Formula 1. È qualcosa che accade ogni cinque o dieci anni. Ho molto rispetto per tutti i piloti, ma se parliamo di Lewis, Fernando o Max, fai attenzione“, ha detto De la Rosa, estremamente convinto delle capacità sia dello spagnolo sia del britannico. 

L’attenzione è stata portata anche sul giovane Max Verstappen. L’olandese, per avere solo 22 anni, sta dimostrando di avere la genialità del campione, genialità che si vede anche nel giovane Leclerc. Le prossime stagioni si prospettano dunque ricche di spettacolo e di talento, con gare combattute gomito a gomito tra le vecchie e le nuove generazioni di campioni. Un connubio passato-presente che conferisce alla Formula 1 quella spettacolarità che la caratterizza da sempre.