Formula 1

Credits: Youtube

Con Bahrain, Cina e Vietnam a rischio annullamento, quindi meno gare in calendario, il Mondiale 2020 sarà profondamente condizionato dalla diffusione del Coronavirus

 

Ad una settimana dall’inizio del Mondiale di Formula 1, l’incertezza regna sovrana. Non si sa ancora con ufficialità se si correranno o meno le prime tre tappe della stagione a causa del Covid-19. Se per Melbourne sembra tutto pronto, ben più problematica è la situazione in Bahrain e in Vietnam. Quindi il rischio che il GP d’Olanda sia la prima o la seconda gara dell’anno è alto. Nel caso quindi saltasse qualche altra gara oltre alla Cina, come cambierebbero i piani di lavoro per i vari team?

Sicuramente, considerando quanto è vasto il calendario attule, qualche trasferta in meno non sarebbe male per molti addetti ai lavori. Già, perchè anche se Jean Todt ritiene che sia un privilegio lavorare nel circus anche 25 weekend all’anno, meccanici e ingegneri se potessero rimanere qualche settimana in più a casa con le loro famiglie lo farebbero volentieri.

Capitolo motori: l’eliminazione di qualche gara, porterebbe vantaggi a quei motoristi che spesso sul piano dell’ affidabilità hanno avuto problemi. Con un calendario meno denso, nel 2019 magari Honda, Renault, Ferrari e Mercedes, avrebbero potuto evitare qualche penalità o qualche rottura, o magari osare di più avendo meno chilometri da chiedere alle loro power unit.

Infine un grosso vantaggio ce l’avrebbero quei team che fino all’arrivo dei primi aggiornamenti non saranno competitivi. C’è chi dice, che tra questi team, bisognosi di sviluppi ci sia anche la Ferrari. Ad ogni modo, se dopo Melbourne (tappa che al momento ci sentiamo di confermare) si volasse direttamente a Zandvoort il 3 maggio, più di qualche squadra avrebbe da esultare.

Dunque nell’incertezza più totale, una cosa è sicura: che la classifica finale del campionato 2020 sarà condizionata anche da questo Coronavirus…