Codice della Strada, carte false pur di applicare alla lettera le nuove disposizioni | Vai nel penale senza nemmeno guidare

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Codice della Strada: tra rigore e interpretazioni estensive. Il caso dell’art. 688 e l’ubriachezza fuori dall’auto

Il Codice della Strada è in continua evoluzione, con l’obiettivo di garantire una maggiore sicurezza sulle nostre strade. Tuttavia, l’applicazione rigida delle nuove disposizioni, soprattutto in casi limite, ha sollevato numerose perplessità e dibattiti. Un esempio emblematico è rappresentato dall’applicazione dell’articolo 688 del Codice Penale, che punisce chiunque si trovi in stato di manifesta ubriachezza in un luogo pubblico. Inizialmente concepito per contrastare comportamenti pericolosi legati all’uso di alcolici sulla pubblica via, questa norma sembra essere stata estesa a situazioni in cui l’ubriachezza non rappresenta un pericolo immediato per terzi, come nel caso di chi, dopo aver bevuto, decide di tornare a casa a piedi.

Codice della Strada: la stretta si fa sentire, ma è davvero giusta?

Il nuovo Codice della Strada è entrato in vigore portando con sé una serie di novità che mirano a rendere le nostre strade più sicure. Tuttavia, l’applicazione rigorosa di queste nuove disposizioni sta generando non poche polemiche, soprattutto in relazione a casi in cui le sanzioni sembrano eccessive e poco proporzionate rispetto alle infrazioni commesse. Uno dei casi più eclatanti riguarda appunto, la possibilità di incorrere in sanzioni penali anche per chi non è alla guida di un veicolo. La norma, introdotta con l’obiettivo di contrastare l’uso di sostanze stupefacenti al volante, prevede infatti che chiunque sia trovato in possesso di droghe, anche se non è alla guida, possa essere punito con la sospensione della patente. Questa misura, pur comprensibile nell’intento di prevenire incidenti, ha sollevato dubbi sulla sua effettiva efficacia e sulla legittimità di punire un comportamento che, in sé, non costituisce un reato.

giovane-donna-fermata-all-alcoltest-depositphotos-f1world.it
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Il dibattito è aperto

Il nuovo Codice della Strada rappresenta un tentativo di rendere le nostre strade più sicure, ma solleva anche importanti questioni di principio. Il dibattito sul nuovo Codice della Strada è ancora aperto e le opinioni sono molto divise. Da un lato, c’è chi sostiene che sia necessario adottare misure sempre più severe per contrastare la pericolosità di alcuni comportamenti al volante. Dall’altro, c’è chi ritiene che l’attuale normativa sia eccessivamente punitiva e che sia necessario trovare un equilibrio tra la necessità di garantire la sicurezza stradale e il diritto degli automobilisti a circolare liberamente. In particolare, si sottolinea come l’applicazione indiscriminata delle nuove norme possa portare a un aumento delle spese per gli automobilisti, senza peraltro garantire un effettivo miglioramento della sicurezza stradale.