renault nico hulkenberg 2019

Credit: Renault Sport

Con l’arrivo dell’annuncio dei rinnovi dei rispettivi piloti per Red Bull e Toro Rosso, si fa sempre più dura per Nico Hulkenberg la permanenza in Formula 1.

Dopo aver preso parte a otto stagioni consecutive in Formula 1, l’attuale pilota della Renault dovrà prendersi un anno sabbatico. Per la prima volta da quando è entrato nel Circus, Hulkenberg è ufficialmente senza un contratto per la prossima stagione. Lascerà il suo sedile al francese, Esteban Ocon.

Praticamente quasi tutte le caselle della griglia di partenza 2020 sono state riempite, Hulkenberg, nonostante i buoni risultati ottenuti che gli hanno permesso di non sfigurare nei confronti del compagno, Ricciardo, è sempre più vicino a salutare la classe regina del Motorsport.
Scartata l’ipotesi DTM, per il tedesco potrebbero aprirsi le porte dell’Indycar, per certi versi forse l’unica possibilità per il pilota della Renault di correre su monoposto di alto livello anche la prossima stagione, magari in attesa di un eventuale rientro in Formula 1, nel 2021.

IL FUTURO DI HULKENBERG DIPENDE DA RAIKKONEN

Nonostante il buon rapporto che lega Hulkenberg a Frédéric Vasseur, Team Principal di Alfa Romeo, da subito è sembrato pressoché impossibile che il tedesco potesse soffiare il posto ad Antonio Giovinazzi. Questo perché il sedile dell’italiano è di diritto di proprietà della Ferrari Driver Academy, e come tale, il tedesco della Renault non ha alcun titolo per andare ad occuparlo.
L’unica possibilità di Hulkenberg di correre per il team di Hinwil viene riposta in un possibile addio anticipato di Raikkonen, ipotesi che il finlandese sembra non aver nemmeno lontanamente contemplato.

VICINO ALLA FIRMA CON LA FERRARI

Pochi ricorderanno che Hulkenberg è stato molto vicino alla firma con la Ferrari, per la stagione 2014. Un sogno per il pilota tedesco che avrebbe permesso alla sua carriera la svolta e, forse, consacrazione definitiva.
All’epoca dei contatti con la scuderia italiana, i negoziati tra le due parti non si concretizzarono e il tedesco dovette accontentarsi di un ritorno in Force India mentre il Cavallino Rampante chiamò Kimi Raikkonen, per dividere il box della Rossa con Fernando Alonso.

La parabola del pilota tedesco, per certi versi è paragonabile a quella di Leclerc. Al suo primo anno di Formula 1, Hulkenberg centrò con la Williams la prima pole position della sua carriera. Con la pista che si asciugava velocemente, permettendo ai piloti di montare le gomme morbide proprio nell’ultimo run disponibile per fare la pole, Hulkenberg riuscì a leggere la situazione sfruttandola al meglio.
L’unica differenza col monegasco della Ferrari, è che Leclerc è riuscito a raggiungere il Cavallino Rampante. Cosa nella quale ha fallito il tedesco.

CHI SALVERÀ IL SOLDATO HULKENBERG?

Nel caso in cui nessuna scuderia lanci un salvagente a Hulkenberg, la Formula 1 perderà un vero talento che è stato deliberatamente sottovalutato fin dal suo ingresso nel Circus. Ora bisognerà capire se Nico riuscirà in qualche modo a rientrare, nel 2021. Sarà difficile ma se le favole ci hanno insegnato qualcosa, è che in tutte le belle storie c’è sempre un lieto fine.