Che auto hai comprato? “Non saprei, il marchio che ho scelto non mette il nome ai suoi modelli”
Curiosa decisione da parte di un noto marchio che ha scelto di non mettere il nome ai suoi modelli per dare priorità ad altri aspetti.
Il trionfo della cura dei dettagli. Sì perché nessun marchio, più o meno noto, fa scelte casuali. Dietro ogni stranezza nel segmento di mercato delle auto, c’è sempre un quindi di razionalità, a prescindere se può piacere o meno.
Fin dalle lontane origini dell’automobile, una pratica quasi unanime da parte dei costruttori è stata quella di identificare i diversi modelli apponendo il nome in qualche zona della carrozzeria, molto frequentemente sul retro. Più in generale un po’ ovunque, basta che c’è.
Sul retro, comunque, è più visibile, si capisce al volo di quale brand si tratti al netto dei design fin troppo identificatori di questo o quell’altro marchio, in grado di farsi riconoscere nella pluralità sempre più vasta dell’offerta.
Che siano lettere, cifre, un mix di entrambe, un simbolo o un logo fa lo stesso. Ora non è più così, a quanto pare. Una differenziazione può chiarire il modello in questione anche senza scritta, al primo sguardo, senza bisogno di dover scrivere o simboleggiarne il modello. Bastano dei dettagli, appunto.
L’eccezione che conferma la regola
Cupra è uno dei primi marchi a fare questa scelta. L’azienda automobilistica spagnola, nata nel 2018, come filiale SEAT, da almeno sei anni marchio autonomo di proprietà (100%), come Seat, del Gruppo Volkswagen, ha rinunciato alla formula classica.
Quella che era iniziata come la divisione delle auto più sportive e performanti di Seat è diventata un marchio con una propria identità che cerca una maggiore esclusività rispetto a quella offerta dalla generalista spagnola.
Dall’Ateca al Tavascan
Il suo primo modello, sempre su base Seat, fu la Cupra Ateca, che servì mostrare a tutto il suo personalissimo tratto distintivo. Un’altra particolarità di Cupra riguarda anche l’identificazione delle sue vetture. Da quella prima proposta di sei anni fa, ciascuno dei modelli del marchio ha rinunciato alla propria identificazione sulla carrozzeria. Ateca, León, Formentor, Born, Terramar e Tavascan tutti sono stati identificati senza che il loro nome compaia da nessuna parte.
La decisione, ovviamente, non è casuale da parte dei responsabili dell’azienda spagnola del Gruppo Volkswagen. I suoi esperti di marketing pensavano che eliminando il riferimento al modello, l’attenzione del pubblico si sarebbe concentrata sul marchio. Un tema essenziale per il proprio posizionamento sul mercato in fase di lancio, era più importante evidenziare la proposta generale, al di là delle particolarità di ogni prodotto.