Caso Horner: parla una fonte vicina alla dipendente

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© Red Bull Press Area

Caso Horner: una fonte vicina alla dipendente rivela il difficile momento che sta vivendo la donna tra giochi di potere, silenzi forzati e minacce

La Red Bull GmbH, la società madre della scuderia di F1, ha concluso l’indagine sulle accuse relative al comportamento di Christian Horner come capo della scuderia immediatamente prima dell’inizio della stagione di F1, con l’archiviazione dell’inchiesta – ma la questione continua a rimanere sullo sfondo. Tornando sui passi del Caso Horner appunto, una fonte vicina alla dipendente rivela come quest’ultima stia faticando a capire i motivi della chiusura della causa e in generale il difficile momento che la donna sta vivendo.

La situazione, inizialmente archiviata in Bahrain, si è poi evoluta al termine del Gran Premio, trascinandosi fino in Arabia Saudita a seguito di una fuga di informazioni via e-mail riguardante il caso, spedita ai media, ai team boss e al personale di spicco della Formula 1. L’indagine che si sta concludendo ha anche spinto Jos Verstappen – padre di Max – a chiedere che Horner perda il suo incarico di capo del team Red Bull. Horner, che ha negato con veemenza le accuse fin dall’inizio, ha rifiutato di commentare l’autenticità del materiale contenuto nella fuga di e-mail, ma ha il pieno sostegno degli azionisti della Red Bull GmbH – sia della minoranza austriaca che della maggioranza tailandese.

“Fatica a capire cosa stia succedendo” – queste le parole sulla dipendente

La Red Bull Racing ha sospeso la dipendente in questione, a causa della presunta disonestà delle dichiarazioni rilasciate e delle prove presentate. A quanto risulta a PlanetF1.com, la donna dovrà affrontare questa settimana colloqui intensivi, nell’ambito dell’indagine in corso da parte di Red Bull sulla questione. Quest’ultima, inoltre, non può parlare ai media in merito all’indagine, a causa di un accordo di riservatezza legalmente vincolante. Secondo quanto riferito da Andrew Benson, il denunciante “fatica a capire” come Red Bull abbia potuto respingere il suo reclamo.

Secondo quanto riferito da Andrew Benson: “È impossibile per le persone capire cosa significhi per lei. Non può parlare e non ne vuole parlare. Ma posso dirvi cosa le sta facendo. Ogni volta che le chiedo qualcosa, scoppia in lacrime e dice che non ha nessuno con cui parlare perché non le è permesso di parlare. È molto turbata, molto arrabbiata, molto spaventata, molto intimidita e molto sola. E credo sia impossibile per le persone capire, senza essere nei suoi panni, cosa significhi per lei“.

La fonte vicina sostiene inoltre che i messaggi trapelati nell’e-mail di massa, che contenevano presunti screenshot di messaggi WhatsApp, sono autentici. Horner, interpellato sulla veridicità dei contenuti, li ha definiti “messaggi anonimi e speculativi provenienti da una fonte sconosciuta” e ha rifiutato ulteriori commenti. “Tutti possiamo leggere i messaggi WhatsApp e chiunque può giungere alla propria conclusione sul fatto che si trattasse di una relazione appropriata tra un amministratore delegato e una PA“, ha detto la persona in questione. “Il punto è: Christian avrebbe dovuto fare quello che ha fatto come CEO?“.

“È spaventata, ma questo non le impedisce di andare fino in fondo alla questione”

La fonte continua: “”Ci vuole una donna molto coraggiosa per fare quello che ha fatto lei. E purtroppo la situazione è molto grave. È stata minacciata con termini legali ad ogni passo”. L’impossibilità di parlarne con amici e parenti, non sembra però aver dissuaso la donna dal portare avanti la causa in tribunale. “È determinata a portare la causa al tribunale pubblico. Ma conoscendo Horner e vedendo come ha gestito tutto il processo, non mi sorprenderei se il tribunale fosse tutto tranne che pubblico“.

È stata nel motorsport per tutta la vita, quindi da un lato è molto preoccupata e spaventata per il suo futuro, dall’altro è molto determinata a far emergere la verità. È abbastanza chiaro che non è stata in grado di dire una parola o di identificarsi, eppure Christian è in grado di commentare a sufficienza, perché ha una posizione di potere e di influenza che gli permette di dare la sua versione della storia, mentre lei è stata completamente messa a tacere“.