Brundle: “Limitare l’uso del DRS per punire i track limits”

Brundle: ''Il motore per il 2026 sarà fondamentale''

Credits: Instagram Martin Brundle

L’ex pilota e attuale commentatore Sky Martin Brundle ha espresso le sue riflessioni su come la F1 possa affrontare al meglio il superamento dei track limits

Martin Brundle ha parlato nel post Gran Premio del Portogallo dei problemi relativi ai track limits, problema al centro del clamore mediatico fin dal primo GP della stagione 2021, con Max Verstappen che è stato il pilota che ne ha subito di più le conseguenze perdendo prima una pole position e dopo il punto bonus in gara per il giro veloce.

Dopo questi due episodi e la tanta confusione intorno al regolamento riguardante proprio i limiti della pista, il team principal della Red Bull ha alzato la voce chiedendo che venga applicata coerenza su tutti i circuiti, in modo tale da avere una linea fissa da applicare a tutti i piloti e in tutti i weekend di gare, opinione che sta riscontrando tanti consensi all’interno del paddock poiché riguardano non solo il team austriaco ma tutti i 10 team.

LA POSSIBILE SOLUZIONE

Secondo il commentatore di Sky ci potrebbero essere diverse soluzioni da applicare per scoraggiare i piloti a superare i limiti della pista alla ricerca del miglior tempo, e ricorda prima che: “Nelle corde automobilistiche in stile Le Mans, l’osservazione dei track limits è brutale e i piloti controllano le loro auto di conseguenza. In Formula 1 un pilota che supera i limiti della pista, ad esempio, potrebbe perdere la possibilità di attivare il DRS per un paio di giri, anche se ovviamente questo non è un problema nel finale”.

“Mi chiedo se l’attivazione del DRS non debba comunque aver un limite di tempo complessivo in gara per ogni pilota da utilizzare a proprio piacimento in attacco e in difesa”. Per poi sottolineare come in occasione del GP del Portogallo: “L’utilizzo dell’ala mobile è risultata troppo potente in discesa verso il rettilineo dei box quando si è combinato quest’utilizzo controvento. Ha generato alcune correzioni verso l’esterno della curva ad alta velocità”.