Brawn: “Renderemo obbligatoria la presenza di rookie nelle FP1”
L’idea di Ross Brawn è quella di obbligare i team a mettere un rookie alla guida di una loro vettura nella prima sessione di prove libere
Un tempo i giovani piloti che arrivavano in Formula 1 potevano contare su ore e ore di test in pista; mentre oggi il background è dato essenzialmente dal simulatore. Una condizione che non facilita l’approccio alla categoria. Per questo il piano è quello di rendere obbligatoria la presenza dei rookie nelle prove libere del venerdì, come affermato da Ross Brawn.
“Il venerdì i team dovranno far correre le FP1 a un rookie. E stiamo molto attenti nella concezione che abbiamo di Rookie, aspettate e vedrete. L’idea è quella che dal prossimo anno le squadre dovranno presentare un giovane pilota al venerdì, e pure in un certo numero di occasioni“. Un’idea che piace, anche perché sono davvero troppo poche le occasione che hanno chi aspira alla Formula 1 di provare una monoposto.
Non che questo non abbia permesso negli ultimi anni di trovare veri e propri gioielli. “Guarda chi c’è dentro al Circus. Abbiamo George [Russell], Charles [Leclerc] e Max [Verstappen], e ne abbiamo visto degli altri. Comunque le opportunità ci sono. È fantastico cercare di aiutarli, ma non credo che ci sia carenza di nuove leve in Formula 1″.
L’IDEA DEI TEAM PRINCIPAL
“Siamo già stati di supporto con i rookie di test di fine stagione, o con le sessioni di prove durante la stagione che permettono ai giovani di cimentarsi in sessioni ufficiali. È davvero difficile per i rookie trovare un sedile al giorno d’oggi per via dei test limitati. Per questo siamo felici [ndr. di questa prospettiva]. Al momento si sta esaminando a chi vogliamo dare questa possibilità”, così invece Andreas Seidl.
E se qualcuno pensa che con ciò il classico lavoro delle scuderie possa esserne danneggiato, il TP della McLaren fa presente che: “Ha senso introdurre gradualmente i rookie. Per l’anno prossimo il primo step potrebbe essere quello di fare due o tre sessioni così. Ma penso anche che successivamente tale numero si possa (e debba) essere incrementato. È un bene. Con l’obbligo ogni team farà lo stesso, perciò è una cosa equa“.
“Sicuramente sarà un sostegno per chi ha un programma dedicato ai giovani. In tal senso, per noi non lo sarà. preferiamo che i nostri piloti abbiano il massimo del tempo a disposizione da trascorrere alla guida della vettura. Nonostante ciò, dobbiamo avere un mente più aperta e appoggiare i nuovi talenti a venir su. Col passare del tempo hanno avuto sempre meno test, e per loro è diventato sempre più difficile accumulare l’esperienza di cui hanno bisogno”, le parole di Otmar Szafnauer che si leggono su Motorsport.