Binotto: “Ci stiamo abituando alla rivalità Vettel-Leclerc”
A Maranello sono pronti ad affrontare un’altra stagione di duelli tra i propri piloti
E’ stato uno dei temi che ha tenuto banco durante tutta la seconda parte di stagione, la rivalità tra Vettel e Leclerc. Il team principal Mattia Binotto ha detto che però all’interno della squadra hanno iniziato a fare l’abitudine a questo duello. All’inizio della stagione sembrava che la squadra pendesse verso il quattro volte. I primi ordini di scuderia, infatti, sono arrivati tutti a favore di Vettel.
Tuttavia, con il rifiuto di Leclerc di diventare il numero due nella squadra, sin da subito è stato evidente che la Ferrari avrebbe dovuto fare i conti con una rivalità interna. “Credetemi, all’inizio dell’anno abbiamo avuto degli incontri difficili da gestire”, ha spiegato Binotto. “Ma verso la fine della stagione, mi sono trovato sempre più a mio agio, il che significava che ci stavamo abituando come squadra. Certamente non è stato un esercizio facile e tutti possono fare di meglio. Ma credo che questo sia il modo di ottimizzare i risultati”.
Charles Leclerc ha ottenuto un totale di sette pole position e due vittorie rispetto alla singola pole e alla singola vittoria di Vettel. Tuttavia, la rivalità è arrivata al culmine durante il Gran Premio del Brasile a novembre, quando la coppia è entrata in contatto mentre Vettel ha cercato di superare Leclerc ed entrambe le Ferrari sono state costrette a ritirarsi dalla gara. Essendo già fuori discussione per entrambi i campionati al momento dell’incidente, Binotto ha ritenuto che fosse il momento meno dannoso per un incidente del genere. Insomma, in tempo per sistemare le cose in vista della nuova stagione.
Binotto ha proseguito ammettendo che un incidente del genere può avvenire quando in squadra hai due piloti cosi. “Quando andremo in Australia, non ci sarà un numero 1″, ha detto l’ingegnere italiano, “Saremo più forti il prossimo anno. Prima di ogni gara, ci sediamo con i nostri piloti e discutiamo di tutti i possibili scenari”.