Automobilista si compra per due lire quest’auto salvandola in extremis dallo sfasciacarrozze | Solo dopo scopre che è la prima macchina Apple

Apple Car

Unìantesignana della Apple Car - xataka - f1world.it

L’incredibile storia di un’automobilista compra un’auto non sapendo di avere un gioiello tra le mani: è la prima di Apple.

Pochi progetti come l’Apple Car hanno generato così tante aspettative (mai concretizzate) nella storia del di Cupertino. Era dal 2014, dieci anni fa, che girava voce dell’auto elettrica che avrebbe dovuto costruire l’azienda della Mela morsicata più famosa al mondo.

Tim Cook per anni ha fatto capire a chiare lettere fi un interesse di Apple per il settore automobilistico, convinto di un, a conti fatti illusorio, cambiamento epocale. Nel 2016 il pensiero stupendo stava addirittura per trasformarsi in realtà con lo sviluppo di un’auto autonoma. Non solo.

Apple aveva perfino chiesto alle autorità di garantire una “concorrenza corretta” con competitor del calibro di Tesla e General Motors. Si parlava di “significativi benefici per l’umanità derivanti dai veicoli automatici”. Una vettura senza volante né pedali. Niente di tutto questo.

Con il passare degli anni il progetto fu ridimensionato, era rimasto solo un avanzato livello di guida autonoma. Anni di promesse e parole si sono tramutate in una cancellazione di quel pensiero stupendo rimasto tale.

Una storia nata per caso

La triste storia dell’Apple Car e del suo clamoroso fallimento è l’occasione per un’altra storia, a conti fatti molto più divertente da raccontare. Qualche anno fa Nisus ha ricevuto un regalo da sogno per ogni appassionato di veicoli Renault: una vecchia Clio quasi immacolata della metà degli anni ’90, appartenente a quella peculiare ed emblematica serie di veicoli che sfoggiava il logo Apple.

“È stata l’ultima macchina comprata dal nonno di mia moglie e, dato che la sua famiglia aveva appena acquistato una nuova Clio, ho voluto tenerla soprattutto per ragioni sentimentali”. Certo, il basso chilometraggio ha contribuito alla scelta di Nisus di non rottamarla. Quell’auto aveva solo qualche piccolo danno e graffio sulla lamiera, perché buttarla.

Tim Cook
Tim Cook, CEO di Apple e la fallimentare esperienza dell’Apple Car – ansa – f1world.it

Un tesoro tra le mani

La storia raccontata da Nisus sui forum arriva al suo punto più alto: su un lato del rivestimento esterno c’era il logo di Apple, un dettaglio interessante che trasforma quella Renault in un tesoro tra le mani. Era una delle auto pensate da Cupertino prima ancora della Apple Car.

Quello era l’unico segno distintivo pensato dal colosso di Cupertino per quell’auto: dalle foto mostrate, infatti, all’interno non c’era traccia dell’iconica mela morsicata. Per il resto, né il volante né i pedali presentavano segni di usura, a conferma della qualità dei materiali. Ottimo. Un gioiello nella storia del settore. Già quella storia che l’altra Apple Car voleva fare ma che non ha fatto.