Amici-nemici: Nico e Lewis, la sfida finale.

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Ci sono sfide e sfide, quella tra Hamilton e Rosberg è la “Sfida”, 100 punti a disposizione e tre gare rimanenti: Austin, Brasile e Abu Dhabi, e due piloti che si giocano il tutto per tutto.
Lewis contro Nico: due storie e due caratteri molto diversi che si incrociano.
Da una parte Lewis Hamilton, dallo Hertfordshire, madre inglese e padre figlio di immigrati di origini caraibiche. Il primo kart a 6 anni e da lì la scalata, la leggenda narra che quando incontrò Ron Dennis per la prima volta gli disse “Un giorno vorrei correre per la McLaren!”; e il padre che dovette trovare un secondo lavoro per mantenerlo nel mondo delle corse.f23182030905c8ad9975451f9052bbf1
Dall’altra parte abbiamo Nico Rosberg, figlio d’arte di Keke Rosberg (Campione del Mondo ’82), per metà tedesco e metà finlandese, cresciuto a Montecarlo; da poco marito dell’amica d’infanzia Vivian Sibold.
Si incontrano per la prima volta nel 2000 destino vuole che siano compagni di squadra alla TeamMBM. Il team boss della coppia, Dino Chiesa, racconta che: Nico era quello che lavorava di più, perché meno talentuoso di Lewis, era quello che si sporcava le mani lavorando con meccanici ed ingegneri; per questo la bravura dell’inglese ha sempre spinto il tedesco a migliorarsi.
In un’altra versione, invece, si parla di come Lewis facesse di tutto per contrastare la notorietà del compagno. Lo stesso Hamilton parlò di un monociclo e dell’abilità di Nico nel guidarlo, così da spingerlo ad esercitarsi ogni giorno per imparare e dimostrare la sua superiorità; “la nostra prima grande competizione” affermava lo stesso pilota.
Poi la storia di evolve: un titolo Gp2 vinto ad un anno di distanza l’uno dall’altro; uno diventa Campione del Mondo a 23 anni; l’altro è l’eterno sfidante a cui la corona è sempre mancata, e l’amicizia messa alla prova da un titolo imminente.
Oggi a poche ora dalla gara di Austin la situazione si presente con Hamilton, senza dubbio il più veloce, con più punti hamilton-e-rosberg-kartingdi Rosberg (291 contro 274), più giri veloci e più km percorsi in testa alla gara; ma Nico detiene il maggior numero di piazzamenti a punti (14 contro 13) e più pole (sua anche quest’ultima nel Gran Premio delle Americhe).
Sembra quasi di rivedere le competizioni storiche: Lauda-Hunt, Prost-Senna: la storia si ripete, così come quasi 14 anni fa: questi due ragazzi si ritrovano compagni di squadra. Ma questa volta non sono i tempi dei kart, dove gli screzi erano all’ordine del giorno ma alla fine si tornava “amici come prima”, non si tratta più di chi è in grado o meno di guidare un monociclo; questa volta in palio c’è un titolo mondiale e la competizione non guarda in faccia nessuno, tantomeno gli amici.