Curiosità dalla F1 Potrebbe funzionare una monoposto di Formula 1 con il cupolino ? 29 Ottobre 2014 Silvano Lonardo Gli abitacoli chiusi stanno diventato un tema caldo in Formula 1 dopo l’incidente di Jules Bianchi, nel il Gran Premio del Giappone. Ma i grandi capi del circus ammettono si tratta di un percorso difficile. Le condizioni di Jules rimangone stabili ma critiche. L’entità del danno alla sua macchina, e le sue ferite alla testa, ha spinto la direzione della FIA a riconsiderare seriamente gli abitacoli chiusi per proteggere meglio il pilota.Craig Scarborough collaboratore tecnico di Autosport ha immaginato come potrebbe apparire una monoposto attuale con un cupolino diviso in due parti. Ma è una tale soluzione realistica, e quali benefici effettivamente potrebbe fornire benefici per la sicurezza del pilota ?La prima discussione è nata dopo l’incidente a Felipe Massa, colpito da una molla dalla macchina di Rubens Barrichello nelle qualifiche del GP d’Ungheria 2009. L’incidente del brasiliano è accaduto una settimana dopo il decesso del pilota Henry Surtees colpito una ruota impazzita in una gara di Formula 2 a Brands Hatch. La FIA sta lavorando molto alla sicurezza, ma le squadre non erano molto favorevoli a questa soluzione perchè credono che tali modifiche renderanno le monoposto troppo brutte. I primi test con cupolini in policarbonato (tipo quelli usati dai jet da combattimento) non sono stati incoraggianti soprattutto nelle prove d’impatto. Si è poi passato ad una versione utilizzando un sistema adottado in campo aerospaziale, ma la troppa flessione del materiale ustato ha spinto i tecnici a guardare altrove. Di recente gli ultimi stidi si stanno concentrando su un materiale che riesca almeno a deviare i detriti dalla diretti alla testa del pilota. Charlie Whiting ha confermato che il progetto è complesso: “È molto difficile trovare qualcosa di abbastanza forte per bloccare una ruota per esempio. Abbiamo provato a lanciare un pneumatico contro questa struttura ma non è facile fare dei test attendibili, visti gli improvvisi rimbalzi del pneumatico stesso. La struttura, poi per essere efficente deve essere almeno più alta di 20cm rispetto alla testa del driver. Inoltre bisogna trovare una soluzione per evitare che la struttura possa influenzare negativamente sulla guida della monoposto. Non è facile e in realtà siamo ancora in fase di ricerca per trovare una soluzione definitiva“.Whiting ha comunque detto che nessuna gabbia avrebbe potuto salvare Bianchi da tale impatto: “Prime indicazioni ci hanno mostrato che le forze esercitate sulla struttura della monoposto di Jules non sono mai state testate su una possibile gabbia. Ho il forte sospetto che in quella circostanze esatta, sarebbe stato difficile trovare una soluzione, come è ancora complesso fermare una ruota diretta a colpire la testa del conducente. Questo non vuol dire che non siamo in grado di migliorare la sicurezza, la storia ha dimostrato che abbiamo sempre fatto tutti gli sforzi per cercare di migliorare le cose.“ Continue ReadingPrevious Audi in Formula 1 nel 2016 con Alonso e DomenicaliNext Amici-nemici: Nico e Lewis, la sfida finale.