Alpine: dal 2026 ufficialmente team cliente Mercedes
La Renault certifica la chiusura del reparto motori F1 dal 2026
Alpine diventerà un team cliente della Mercedes. Il Gruppo Renault ha confermato “la morte” del suo reparto motori di Formula 1. Nonostante le pressioni del personale, la perdita di un importante sito di ricerca e della storia dei motori Renault, la direzione del gruppo ha mantenuto la sua decisione iniziale. Di conseguenza, Alpine diventerà un team cliente dal 2026 e sarà motorizzato Mercedes.
“Le attività di Formula 1 a Viry, escluso lo sviluppo di un nuovo motore, continueranno fino alla fine della stagione 2025“, ha affermato la Renault nel suo comunicato.
Giovedì scorso i rappresentanti dell’Alpine Racing France si sono incontrati con Luca di Meo per esprimere la loro preoccupazione per l’imminente decisione. Sebbene l’incontro sia stato definito positivo, dà l’impressione che la decisione fosse già stata presa e che il voto di lunedì fosse una semplice formalità. Si chiude così un progetto storico in Formula 1 e la fabbrica di motori di Viry-Chatillon sarà trasformata in un centro di ingegneria per contribuire alla tecnologia delle future vetture Renault e Alpine, sotto il nome Alpine Hypertech.
Una decisione che è stata presa quando il nuovo motore per il 2026 era abbastanza avanzato e i primi risultati erano in linea, se non addirittura superati, la tabella di marcia pianificata. I sindacati hanno addirittura avanzato una proposta che accetta la chiusura del gruppo motore se il motore 2026 non offrirà la necessaria competitività. I responsabili tecnici Alpine erano convinti di poter essere ancora una volta il riferimento in fatto di motori mentre vedranno la fine già dal 2026.
Ma la decisione era stata presa
Acquistare e utilizzare il motore Mercedes costerà tra i 17 e i 20 milioni di euro a stagione, dato che la FIA fissa un prezzo massimo. Ma avere un proprio motore richiede un ulteriore investimento in ricerca e sviluppo vicino, se non superiore, a 100 milioni. Cento milioni di risparmi importanti in tempi turbolenti per l’industria automobilistica sia per pareggiare i conti sia per dedicarli alla ricerca e sviluppo dei modelli di serie e al rilancio del marchio Alpine, ma possono anche servire a ridurre il debito del gruppo a causa delle perdite create dalle auto elettriche.
Proprio lo stesso giorno dell’incontro con i rappresentanti sindacali, Renault ha venduto parte della sua partecipazione in Nissan, circa il 5% delle azioni della società giapponese, per una cifra vicina ai 500 milioni di euro.
L’alleanza Alpine – Mercedes ha una sua logica finanziaria e forse commerciale
Tra Renault e Mercedes ci sono state molte sinergie negli ultimi tempi nel campo delle auto e dei furgoni. E in questo modo abbiamo un motore che si presume competitivo, non per niente ha un track record invidiabile.
Si chiude così, almeno per ora, una storia invidiabile . Quella di un reparto motori che ha portato la Renault, da automobilista, a vincere 12 titoli costruttori e 11 titoli piloti. E introdusse per la prima volta il motore turbo, oggi imprescindibile, in cui nessuno credeva ma tutti finivano per invidiare e imitare. Il ‘peccato’ di Viry è stato quello di non essersi adattato all’attuale era ibrida. Prima erano vincitori, ma sottovalutavano ciò che la Mercedes stava investendo e facendo. Le previsioni sono state brevi, molto brevi per Alpine dato il 2026 dietro l’angolo e sono sempre rimaste indietro. Nell’aria, però, un dubbio: è stato un problema dei tecnici di Viry oppure il Gruppo ha sovrastimato quello che si poteva fare con un investimento molto più contenuto?