Alonso e la sua carriera: “Sapevo di poter battere Schumacher”

Alonso giovani piloti

© Aston Martin Press Area

Con uno sguardo al passato, il pilota asturiano condivide il segreto di due decenni di successi e la ricetta per essere campione

Era un’altra epoca e un’altra Formula 1 quando, più di vent’anni fa, Fernando Alonso debuttò nella massima categoria del motorsport. Da quel momento ne è passata di acqua sotto i ponti, e dopo esser diventato due volte campione del mondo e aver battuto Michael Schumacher, Alonso ha raggiunto la carriera più lunga in assoluto in Formula 1. Nonostante ciò, la sua fame da campione non è passata. E l’asturiano continua a macinare podi su podi, anche grazie all’ingresso in Aston Martin dall’inizio di questa stagione.

La tenacia e la grinta di questo pilota, che fanno impallidire quelle dei più giovani, lo hanno spinto in tutti questi anni a cercare sempre il meglio. E nel podcast High Performance, l’asturiano rivela il segreto di tanti anni di successi. “Conosco i miei limiti, e conoscendoli cerco di evitare certe cose.” ammette il pilota. “Non so cucinare, non so giocare a golf, non so fare molte cose che vedo fare alle persone intorno a me, e cerco di evitarle. Perché so di non essere bravo come loro, e non voglio confrontarmi, perché sono migliori. Quindi faccio solo quello che so di poter fare. E in quella cosa specifica non dubito molto di me stesso, o non ho molti problemi“.

LA RIVELAZIONE DI ALONSO: “SAPEVO DI POTER BATTERE SCHUMACHER”

E’ questa la mentalità che ha permesso al giovane Alonso di confrontarsi con il gigante della sua era, e uno dei piloti più forti di sempre, Michael Schumacher, e di diventare il pilota che è riuscito a detronizzarlo nel 2005: “Quando sono arrivato in Formula 1, Michael Schumacher dominava questo sport.” afferma l’asturiano. “Ma non avrei mai pensato di essere più lento di lui. Forse era solo un approccio “kamikaze” alla Formula 1 e all’inizio della mia carriera. Ma non ho mai dubitato che se avessimo avuto la stessa monoposto, avrei potuto batterlo. Ecco com’è andata la mia carriera finora“.

Anche quando ho lasciato la Formula 1 nel 2018, ricordo che ho dovuto provare diverse cose nel motorsport, perché la mia testa mi diceva che dovevo uscire dalla mia zona di comfort in Formula 1. La 500 Miglia di Indianapolis, la 24 Ore di Le Mans, il Rally Dakar, erano tutte discipline che mi sembravano attraenti. E, in un certo senso, auto-gratificanti, perché non mi sono mai considerato solo un pilota di Formula 1, ma semplicemente un pilota, di qualsiasi categoria“.

MA LA STRADA PER IL SUCCESSO PASSA ANCHE PER IL FALLIMENTO

Nonostante la sua carriera piena di successi, Alonso è consapevole del fatto che anche le cadute sono essenziali per raggiungere la cima. “Il fallimento è necessario nella vita.” dichiara infatti. “Nello sport,. il 90% o il 99% delle volte non ci riuscirai. E’ abbastanza facile, se ci riesci una volta, fare in modo che tutte le cose che hai provato per tanti anni valgano. Penso che non vincere e non realizzare ciò che vorresti fare sia essenziale affinché qualsiasi essere umano migliori. E’ necessario avere quel livello di fiducia e disciplina per separare ciò che è una delusione da ciò che può essere una lezione“.

Bisogna avere fiducia in se stessi ed essere preparati per tutto quello che si fa nella vita. Il mondo sta cambiando e bisogna offrire qualcosa in più. Non bisogna accontentarsi di nulla, bisogna sempre cercare qualcosa di meglio“. afferma Alonso per chiudere.