Ali Gomme

Credits: Pirelli Press Area

A Le Castellet nuove procedure per la verifica di ali e pressione delle gomme. La Mercedes all’attacco della Red Bull anche fuori dalla pista

Il Gran Premio di Francia di domenica prossima rischia di costituire una svolta per il mondiale. Non tanto perchè segnerà un nuovo punto della rivalità tra Hamilton e Verstappen, finora abbastanza quieta ma pronta a deflagrare quando si avvicineranno le tappe decisive. No, la questione riguarda i tecnici, che quando ci si mettono sono più attaccabrighe dei piloti. Già si sapeva che al Paul Ricard sarebbero entrate in vigore le nuove modalità di verifica della flessibilità delle ali. Una vittoria politica della Mercedes dopo che al Gran Premio di Spagna Hamilton aveva segnalato come l’alettone posteriore dell’avversario fosse un po’ troppo incline a piegarsi in rettilineo.

Ebbene questa settimana ci si è aggiunta la Pirelli. Dopo i controlli sulle gomme esplose a Baku infatti è stata emanata una direttiva che rende più severi i controlli sulla pressione degli pneumatici.

LA DIRETTIVA TD003 E LE CONSEGUENZE SULL’USO DELLE GOMME

Che la Pirelli se ne stesse con le mani in mano dopo la clamorosa debacle di Baku non era immaginabile, nè giusto, viste le implicazioni per la sicurezza. Ma in questo caso la montagna non ha partorito un topolino, ma…una montagna ancora più grossa. La direttiva TD003 consta di 12 pagine (!) piene di dati, limiti, grafici e procedure che renderanno molto più difficile la vita di chi vuole fare un po’ il furbo. Fino adesso il fornitore italiano metteva a disposizione delle squadre i set di gomme alla pressione indicata, lasciando però alle scuderie il compito di controllarle durante la marcia e al rientro ai box.

Ali Gomme
Credits: Pirelli Press Area

Dal prossimo fine settimana invece le verifiche saranno molto più frequenti. Dopo le qualifiche, o la sprint race, dopo la gara e anche durante la permanenza delle gomme nei box si vedranno in giro personaggi con manometri portatili e pistole a infrarossi puntate sugli pneumatici. Chi non rientra entro una certa curva Pressione – Temperatura verrà segnalato ai commissari. Inoltre saranno proibite manovre per raffreddare le gomme, come quella messa in atto in alcuni casi dalla Red Bull, che aspetta anche trenta secondi per far partire le vetture dopo aver tolto le termocoperte.

RED BULL NEL MIRINO? GLI INDIZI CHE LO FANNO SOSPETTARE

Fin qui i fatti. Neutrali, uguali per tutti. Basta ali che si piegano e gomme sgonfie, insomma. Però a leggere tra le righe qualche sospetto viene. La Pirelli afferma che le forature di Baku non sono dovute a difetti di fabbricazione, nè al comportamento delle squadre. Però allo stesso tempo emana un papiro lungo così di regolette e vincoli nuovi. Come dire: non abbiamo le prove, ma abbiamo capito che giochetti fate con le nostre gomme, adesso basta.

Ali Gomme
Credits: AMG Mercedes F1 Twitter

Ed è un caso che questi nuovi controlli sembrino penalizzare in particolare la squadra (Red Bull, senza girarci tanto intorno) che negli ultimi due Gran Premi ha dimostrato di saper usare meglio le gomme in piste con basse sollecitazioni laterali? Qua nessuno vuole accusare la Federazione o la Pirelli di favorire questo o quello, per carità. Però sono abbastanza evidenti i segnali di una vera e propria “guerra tra tecnici”, impegnati a sfruttare ogni piega del regolamento per guadagnare qualche decimo in un confronto tra i più serrati degli ultimi anni. E dopo le decisioni prese a proposito di ali flessibili e pressione delle gomme pare proprio che la guerra la stiano vincendo a Brackley.

Se poi questa groviglio di procedure su carta intestata influirà sul risultato finale lo vedremo presto. In pista, già dalle prime prove libere del venerdi francese.