AdBlue, stanno già rimborsando tutti: fuori le liste degli aventi diritto | I risarciti della grande truffa si beccano un mare di soldi

Provette laboratorio

AD Blue: chi ha diritto al risarcimento - pexels - f1world.it

Provette laboratorio
AD Blue: chi ha diritto al risarcimento – pexels – f1world.it

Occasionissima da sfruttare per coloro che utilizzano l’AdBlue: ecco gli aventi diritti al risarcimento. Tutto quello che c’è da sapere.

Un fluido di scarico diesel progettato per aiutare i veicoli a soddisfare gli ultimi standard sulle emissioni Euro. Si trova comunemente nei veicoli diesel Euro 6, di nuova immatricolazione da settembre 2015 in poi.

Un fluido atossico, non infiammabile, inodore e biodegradabile che agisce in sinergia con un sistema di trattamento noto come Riduzione Catalitica Selettiva per ridurre i nocivi gas NOx (ossido di azoto), associati fin troppo spesso a una serie di malattie respiratorie.

Questo in estrema sintesi l’AdBlue, una soluzione di urea e acqua, che viene immagazzinata in un serbatoio separato all’interno del veicolo. L’urea contiene ammoniaca che reagisce con il gas NOx e ne impedisce il rilascio nell’atmosfera.

L’AdBlue viene iniettato in una sezione modificata del sistema di scarico del veicolo, dove crea una reazione chimica che rimuove le nocive emissioni di ossido di azoto (NOx) e le converte in innocui acqua e azoto. La sua particolarità è che se finisce, non si avvia il veicolo. Oppure se si è alla guida, potrebbe entrare in modalità “limp home”, che ridurrà la potenza del motore per limitarne le emissioni.

Da veicolo a veicolo

Nella maggior parte dei casi, una spia sul cruscotto dell’auto si accenderà per avvisarti che il livello di AdBlue sta per esaurirsi. Nel caso della Volkswagen, il primo messaggio appare quando l’autonomia residua è di 1.500 miglia e viene ripetuto ogni 62 miglia finché l’autonomia non raggiunge le 1.000 miglia.

A questo punto il messaggio diventa prima giallo poi rosso, prima che il motore si spenga del tutto. E in caso di guasto?

Auto di seconda mano
AdBlue, stanno già rimborsando tutti – pexels – F1World.it

Via ai risarcimenti

Citroën e Peugeot hanno stabilito un rimborso AdBlue destinati a coloro che segnaleranno un guasto al serbatoio, decidendo di riparare il danno a spese. Una mossa importante che darà risparmiare ai clienti dei due brand un bel po’ di soldi dal momento che è stato instituito un fondo di circa 700.000 euro, tramite un’iniziativa dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ma soprattutto per far fronte agli incresciosi casi a cui sono andati incontro proprio Citroën e Peugeot.

Già i guasti riscontrati dalle due case francesi erano di natura elettronica, non dipendenti dalla guida dei clienti di Citroën e Peugeot: l’anomalia segnalava un problema di serbatoio vuoto che in realità non lo era, così quando il motore si fosse fermato, non si sarebbe potuto riavviare. Da qui i risarcimenti, anche perché si sta parlando di una riparazione da oltre mille euro.