Formula 1 | Rosberg ringrazia la Red Bull: “Montare le intermedie a Verstappen era un azzardo ingiustificato”
Max Verstappen ci ha messo una pezza negli ultimi giri, ma la strategia suicida adottata dalla Red Bull in Brasile stava di nuovo per tarpare le ali ai propri piloti. Dopo la vittoria persa a Monaco per quel disgraziato pit stop che coinvolse Daniel Ricciardo, in Brasile la casa anglo-austriaca si è fatta soffiare dalle mani un secondo posto che Verstappen avrebbe ampiamente meritato.
Non sarebbe cambiato molto, nell’ottica del campionato costruttori, visto che la Red Bull si è assicurata la piazza d’onore, ma nel Mondiale piloti sì, perché Verstappen è a 5 punti dal quarto posto di Sebastian Vettel.
Chi ha beneficiato del pasticcio Red Bull è stato Nico Rosberg, che navigava dietro a Verstappen prima che l’olandese venisse richiamato ai box per montare le intermedie. Un azzardo sul quale la Red Bull aveva costruito la speranza di insidiare il leader Hamilton, ma che invece ha affossato definitivamente il pilota olandese, costretto ad un’altra sosta successivamente per rimettere le Pirelli full wet. Certo, da lì è nata la straordinaria rimonta di Max, ma ad essere cinici si è trattato di un’occasione sfumata.
“Ero dietro a Max – ha commentato Rosberg – e non riuscivo a passarlo, perché aveva un ritmo identico al mio. Quando l’hanno richiamato ai box sono stato felice, perché sapevo che il loro azzardo non avrebbe funzionato. Gli hanno messo le intermedie per tentare una strategia diversa, ma poco prima le previsioni avevano dato un aumento della pioggia“.
“Sapevo che la mossa della Red Bull non avrebbe portato da nessuna parte – ha continuato il tedesco della Mercedes – perché già con le gomme da bagnato eravamo al limite. Sul rettilineo si poteva finire facilmente in aquaplaning. Figurarsi come sarebbe stato guidare con le intermedie… Poi la pioggia è aumentata davvero, come dicevano le previsioni, e rimanere in pista è diventato ancora più complicato”.
La strategia Red Bull ha tolto Rosberg dal peso di doversela vedere con Verstappen, piombato inesorabilmente nelle retrovie. Non è la prima volta che succede: detto di Monaco, anche a Barcellona la Red Bull adottò una strategia poco efficace con Ricciardo, che privò del podio l’australiano. Se vogliono insidiare la Mercedes nel 2017, alla Red Bull dovranno lavorare anche su questo aspetto. E vale pure per la Ferrari.