3.000€ di multa, queste targhe adesso sono vietate: devi cambiarla prima che ti fermino

targhe-estere-depositphotos-f1world.it

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Pugno duro sulle targhe estere: la riforma adegua la normativa italiana alle disposizioni europee in materia di circolazione di veicoli

L’utilizzo di auto con targa estera in Italia è un tema che negli ultimi anni ha suscitato un crescente interesse, soprattutto a seguito delle modifiche normative introdotte per contrastare condotte illecite.

Le nuove disposizioni approvate dalla Camera dei Deputati il 21 dicembre scorso, prevedono sanzioni severe per chi non rispetta le regole, con multe che possono arrivare fino a 3.000 euro.

La modifica riguarda la normativa italiana, in particolare l’articolo 93 del Codice della Strada, stabiliva che chiunque risieda in Italia da più di 60 giorni non poteva circolare con un veicolo immatricolato all’estero.

Questo significa che se hai trasferito la tua residenza in Italia, hai un periodo di tempo limitato per reimmatricolare il tuo veicolo con targa italiana.

Il fenomeno delle targhe estere

L’utilizzo di targhe estere in Italia è un fenomeno diffuso, spesso motivato dalla volontà di eludere il pagamento del bollo auto, delle sanzioni per violazioni del Codice della Strada e di altre imposte. In alcuni casi, si tratta di veri e propri stratagemmi per nascondere la proprietà di beni di lusso o per compiere attività illecite. La novità più rilevante riguarda l’estensione del periodo minimo di residenza necessario per rientrare nella regolamentazione della circolazione.

Ora sono necessari almeno 3 mesi di residenza anagrafica in Italia prima di essere obbligati a immatricolare il veicolo con targa nazionale. Questo significa che chi trasferisce la propria residenza in Italia ha 3 mesi di tempo per adeguarsi alla normativa. Se risiedi in Italia e possiedi un veicolo con targa estera, verifica la tua situazione e, se necessario, procedi con la reimmatricolazione del veicolo in Italia.

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Sanzioni previste

Le nuove normative sulle targhe estere in Italia sono volte a garantire una maggiore equità fiscale e a contrastare l’elusione delle tasse. È fondamentale rispettare le regole per evitare sanzioni severe. Le sanzioni per chi viola questa norma si inaspriscono. La multa prevista parte da 712 e arriva a 3.558 euro. Inoltre il mezzo può essere sequestrato fino a quando non viene reimmatricolato o esportato. In caso di violazione, il documento di circolazione del veicolo viene ritirato.

Esistono alcune eccezioni alla regola generale. Ad esempio, i lavoratori frontalieri e chi utilizza il veicolo in leasing o noleggio a lungo termine. Queste categorie possono circolare con targa estera, purché rispettino determinate condizioni. Tuttavia, è fondamentale informarsi adeguatamente sulle specifiche normative applicabili al proprio caso per evitare sanzioni.