24h Daytona | Fernando Alonso scatterà dalla tredicesima posizione
Troppo forti le ORECA e Fernando Alonso non va oltre il tredicesimo tempo nella qualifica della 24 Ore di Daytona che scatterà domani, alle 20:40 italiane. Al suo primo evento ufficiale nell’Endurance il pilota spagnolo è comunque riuscito a distanziare di ben 1.2 secondi il compagno di squadra Bruno Senna.
Per onor di cronaca la pole è stata conquistata dal terzetto composto da Jordan Taylor , Ryan Hunter-Reay e Renger van der Zande a bordo di una Cadillac Dpi mentre la miglior LMP2, categoria di vetture per la quale gareggia Fernando Alonso, è stata l’ORECA con il miglior tempo realizzato dallo statunitense Pato O’Ward.
Alonso si è detto non troppo preoccupato dalle deludenti performance mostrate in qualifica dalla sua Ligier LMP2 in quanto, in una gara di 24 ore, ci sarà tutto il tempo per recuperare.
“Credo di aver raccolto il massimo in qualifica. – ha esordito Fernando Alonso – Finalmente è stata una sessione pulita e sono riuscito a guidare senza traffico a differenza delle prove libere e questo ti permette di abituarti un po’ di più alla vettura.”
“Il bilanciamento non era perfetto e penso che ci manchi un po’ di performance ma sapendo che è una gara di 24 ore non sono troppo preoccupato, probabilmente è stata la qualifica meno importante della mia carriera.”
“Sono comunque felice di aver messo dietro tutti gli altri piloti LMP2, anche con un buon margine, compreso il campione della categoria Bruno Senna che era sull’altra vettura del nostro team.”
“Ero già preparato al fatto che non saremmo stati i più veloci ma allo stesso tempo abbiamo una gara abbastanza lunga per poter recuperare. Siamo una squadra nuova con due debuttanti alla guida come me e Lando (Norris n.d.r.), ci serve tempo per imparare.”
Fernando Alonso, ricordiamo, potrebbe partecipare, nel prossimo mese di maggio alla 24 Ore di Le Mans, dunque quella americana è una gara volta a prepararlo al meglio a quello che sarebbe il vero evento chiave del suo 2018, oltre chiaramente all’impegno in Formula 1.
“Sono qui per accumulare esperienza e mettermi alle spalle piloti più preparati di me è sorprendente. E’ positivo non essere così competitivi in modo da poter gareggiare senza troppa pressione sulle spalle anche perché questa deve essere per me una gara di preparazione nel caso in cui un giorno dovessi fare la 24 Ore di Le Mans.”