Vettel: “Sbagliato pensare alla Ferrari vincente ovunque”

Vettel Singapore

Credit: Scuderia Ferrari Twitter.com

Ritrovata la fiducia con la prima vittoria dopo più di un anno di digiuno dal gradino più alto del podio, Vettel preferisce essere cauto e non dare per scontato che la Ferrari sia in grado di vincere i sei GP restanti.

L‘inaspettata competitività Ferrari in questa seconda parte di stagione ha certamente rimescolato le carte in tavola e, quello che sembrava essere l’ennesimo anno all’insegna della supremazia Mercedes, è finito per diventare quasi un’incognita. Tifosi e addetti ai lavori si chiedono se il Cavallino Rampante abbia ormai trovato il giusto equilibrio per tentare di impensierire i diretti rivali in ottica mondiale.
Insomma, l’entusiasmo è tanto, le aspettative enormi, ma Sebastian Vettel ha comunque voluto placare gli animi e non sbilanciarsi troppo: “La doppietta a Singapore è stato un ottimo e inaspettato risultato per noi” -la Ferrari non otteneva un tale piazzamento dal 2017- considerando che quel tipo di tracciato non è favorevole alle nostre specifiche tecniche; guardate l’Ungheria” – ha raccontato a GPtoday.net.

Una piacevole sorpresa con uno sguardo al futuro

I primi due posti della scorsa settimana sono stata cosa senza dubbio inattesa, ma ciò che abbiamo fatto ci aiuta soprattutto a capire l’efficacia degli aggiornamenti tecnici montati sulle vetture e che cosa ancora dobbiamo migliorare; ci mostra la via da seguire per il futuro. I miglioramenti sin qui ottenuti ci guidano certamente nella giusta direzione, ma sostenere che la Ferrari ora sia la candidata numero uno per vincere tutti i GP restanti è sbagliato“.

È ancora Mercedes la favorita” 

Vettel si dimostra molto consapevole e realista rispetto alle potenzialità in casa Ferrari, ma sa anche che il team di Stoccarda non ha perso il proprio primato: “La Mercedes è ancora la squadra da battere; è il nostro banco di prova. È quello il livello a cui vorremmo essere, e idealmente ancora oltre” – ha dichiarato il pilota Ferrari.
C’è ancora molto lavoro da fare, ma ora sappiamo che stiamo percorrendo la strada giusta“.

Erika Mauri