Vermut, liquore o vino, le bevande che ti salvano dall’etilometro secondo la polizia
Una delle leggende più persistenti che riguardano il Vermut è la sua presunta capacità di “ingannare” l’etilometro. Ma quanto c’è di vero in queste affermazioni?
Il Vermut, quel liquore aromatizzato all’assenzio e alle erbe, è spesso al centro di leggende metropolitane che lo dipingono come un in grado di farci “uscire puliti” da un controllo con l’etilometro. Spesso addirittura ci si chiede se il Vermut sia da classificare come liquore o vino.
In realtà, la risposta non è così scontata e dipende dalla sua gradazione alcolica e dai processi produttivi. Purtroppo, per gli amanti dei cocktail e dei drink pre-cena, infatti, la realtà è ben diversa dalle fantasie. È fondamentale però ricordare che, come qualsiasi altra bevanda alcolica, il Vermut può influenzare la capacità di guidare.
Guidare sotto l’effetto dell’alcol è un reato grave che mette a rischio la vita di chi è alla guida e di tutti gli altri utenti della strada. Per questo motivo, la legge italiana ha stabilito dei limiti precisi al tasso alcolemico consentito al volante.
L’etilometro, in particolare, misura la quantità di alcol presente nel sangue e qualsiasi bevanda alcolica, anche in piccole quantità, può causare un risultato positivo. Se il tasso alcolemico supera lo 0,5 g/l, si rischia una multa salata e la sospensione della patente.
Vermut: un mito sfatato
La cultura del bere, in alcune società, può contribuire a diffondere credenze errate sull’alcol e sui suoi effetti. Non esiste alcuna bevanda miracolosa in grado di abbassare istantaneamente il tasso alcolemico nel sangue. Quando si beve un alcolico, l’alcol viene assorbito dallo stomaco e dall’intestino tenue, passando nel sangue e raggiungendo il cervello. Questo processo richiede tempo e non può essere accelerato. L’unico organo in grado di metabolizzare l’alcol è il fegato. E questo processo, anch’esso, richiede tempo.
Non esiste una regola fissa
Anche se non se ne parla più molto, basta dare un’occhiata ai vecchi post della Motorizzazione sui social per trovare delle tabelle pazzesche sul bere e guidare. L’equivoco nasce dal fatto che le stime precise sul consumo di alcol prima di guidare sono ormai obsolete. Ma attenzione: per un aperitivo o un liquore, non esiste una regola fissa.
Ogni persona è diversa, e fattori determinanti del metabolismo influenzano tantissimo le rilevazioni istantanee. In particolare, per bevande come il vermut, non è necessario consultare un tossicologo per comprendere che stabilire un limite generico al consumo è impossibile a causa di fattori individuali come peso, sesso e assunzione di cibo.