Valsecchi e Piastri: due facce della stessa medaglia

Valsecchi Piastri

Credits: Alpine, media website

Piastri è una storia che si ripete

La Formula 1 ed il Circus in generale, lo sappiamo, sono da sempre luogo di accesi dibattiti. Se negli ultimi mesi abbiamo visto una delle scuderie più importanti della storia, la Ferrari, essere demolita dai suoi stessi fan per scelte a dir poco atroci e discutibili, ci troviamo ora davanti ad un gigantesco scandalo che ha coinvolto ben due squadre. Oscar Piastri, pilota di riserva Alpine si è visto confermare il posto in F1 dopo l’addio di Alonso ma invece dello champagne per i festeggiamenti, Oscar ha preferito torcia e forcone visto che il team non ne aveva discusso con lui e in molti, tra tutti Davide Valsecchi, gli danno ragione.
Il pilota australiano non solo ha smentito la conferma sul suo ingaggio ma è anche uscito allo scoperto andando apertamente contro la squadra che, a fatti, lo ha cresciuto. Piastri infatti si è schierato con McLaren. No, non è un fumetto Marvel (anche se i colpi di scena sono simili) dove il buono si rivela essere il villain ma la dura realtà di uno sport agonistico in cui sono i soldi e le promesse a farla da padrone ed il voltafaccia è sempre dietro l’angolo.

McLaren e la sua gabola

Nonostante la tempesta, la McLaren dal canto suo non ha proferito parola su Oscar. Ha invece emesso una condanna capitale contro Ricciardo. L’altro australiano si è visto stracciare il contratto con la scuderia inglese davanti agli occhi, ma perché? Certo, Ricciardo ha portato scarsissimi risultati in questi due anni con McLaren, per un pilota del suo calibro, ma c’era davvero bisogno di cacciarlo solo per quello? E’ proprio questo il termine fondamentale della discussione “solo”. Vedendo Latifi o Mazepin ci siamo fatti tutti due domande su come sia possibile essere tra i primi venti piloti al mondo solo per finire a muro ogni curva; Ricciardo è invece in Top 40 dei piloti più prestazionali di sempre. Qualcosa non quadra e guarda caso viene cacciato proprio dopo l’annuncio di Piastri. Dove l’ho già sentita questa storia?

In principio c’era Davide

Davide Valsecchi è un giovane pilota italiano. Si destreggia decentemente nelle formule minori e continua a correre arrivando sempre più in alto. Tocca addirittura la vetta in Gp2 e finalmente viene notato dai Big. Entra nella categoria massima come collaudatore e strappa anche un ottimo tempo nelle prove libere sulla vettura di Kovalainen. Nel 2013 la svolta: Lotus lo ingaggia come terzo pilota. Arrivano le promesse come primo pilota per l’anno successivo. Correre in Formula 1 nel 2014 sembra realtà; il giovane Valsecchi è riuscito nell’impresa!
No. Tutto sfuma. Ha per caso detto la parola con la n in una live di Warzone? No, semplicemente alla Lotus preferiscono i soldi del “leggendario” Maldonado al talento.

Di punto in bianco Davide Valsecchi cade nell’oblio, non venendo neanche lontanamente ingaggiato in piccoli test stagionali o prove. Oggi Davide è uno dei commentatori più amati, anche grazie alla sua esperienza ed al suo carisma ma di certo non era questo il futuro che immaginava.

Il predestinato 2.0

Ma dopo tutte le parole spese, il polverone sollevato e i mille cambi di programma che stanno facendo Alpine e Mclaren…chi è Piastri? Oscar Piastri è un australiano, campione F2 (come Valsecchi) e figlio preferito dell’Alpine. Letteralmente cullato dalla scuderia francese, il giovane Oscar si fa spazio tra i grandi nomi per le sue prestazioni in pista da molti paragonate equivalenti o addirittura superiori al trio delle giovani stelle (Leclerc, Norris e Russell) e all’inizio del 2022 è già accostato dai media a Ocon come sostituto dell’anziano. Peccato che l’anziano ha più grinta di 3/4 dei piloti in griglia e con una mossa da maestro saluta tutti per annunciare il suo abbandono…sì, ma dell’alpine per la Aston! “Con Alonso che se ne va ci serve subito una nuova star” mi immagino pensi Szafnauer, team principal Alpine e prima di ciò team principal Aston Martin (tu pensa il caso).

Otmar guarda il suo figliolo preferito tra tutti i piloti dell’Accademia Alpine e annuncia a tempo record che sarà Oscar a sostituire Alonso, ma come detto in precedenza il figlio prodigio è già passato al lato oscuro della Formula. Si arriva alla pausa di agosto dove ufficialmente Ricciardo annuncia l’addio a fine anno nonostante un contratto iniziale fino la fine del 2023; Alonso che se la ride per il futuro in Aston e un giovane pilota emergente strattonato come un pupazzo da Alpine e McLaren.

Valsecchi spara a zero contro Alpine

A riguardo, lo stesso Valsecchi ha commentato: “Piastri ha fatto bene a non credere alle promesse Alpine […] nella stessa situazione io l’ho presa nel…”. Parole che fanno riflettere sulla ruota che gira anche in un mondo dove dovrebbe essere il talento a trionfare indipendentemente dal denaro. Valsecchi ha anche attaccato “quell’uomo li” (Otmar) additandolo come l’artefice dei problemi della scuderia dato anche il suo passato abbastanza oscuro ma che lo ha visto arrivare al comando di più team della massima categoria. Oscar avrà fatto davvero una buona scelta ad affidarsi a McLaren o verrà gettato nel dimenticatoio per fare spazio a qualche altro pezzo grosso in futuro? Al suo posto può esserci Charles anche se è più probabile la destinazione manicomio per il povero monegasco, visto che la Ferrari con lui sta giocando a fargli fare la peggior prestazione possibile.

Perché questa preoccupazione? Nel caso in cui non fosse confermato, diventerebbe automaticamente terzo pilota e dello schieramento in pista effettivo rimarrebbe solo la parola del team inglese. Sarà stata una bella mossa lasciare Alpine e le sue promesse? Lo vedremo in griglia a fianco di Norris? Io e la redazione auguriamo il meglio a questo ragazzo, che ha tanto da raccontare e dimostrare dopo tutto quello che è accaduto in questi mesi. Valsecchi e Piastri restano due facce della stessa medaglia; una medaglia infangata nel nome dei soldi e degli affari.