UFFICIALE: Herta non otterrà la superlicenza per la prossima stagione

Herta-superlicenza

Credits: @ColtonHerta Twitter

Nelle ultime settimane sono state fatte molte speculazioni sulla possibilità per Herta di gareggiare in F1, ma la FIA non farà eccezioni sulla superlicenza


L’arrivo di Colton Herta in Formula 1 aveva un ostacolo: il pilota americano non possiede la superlicenza. Herta si era legato alla McLaren a lungo termine ed aveva già effettuato un test privato con una monoposto della precedente generazione. Poi, il pilota si era detto stupito dell’interesse da parte di AlphaTauri per rimpiazzare Gasly qualora il francese dovesse abbandonare il team di Faenza per andare in Alpine. Il tutto chiaramente dipendeva dalla possibilità o meno di ottenere la concessione di un’esenzione per  la superlicenza, visto che attualmente gli mancano otto punti per acquisirla.

Dopo settimane di speculazioni, Herta ha ottenuto tutte le risposte ai suoi dubbi: la FIA ha confermato che non farà eccezioni. Pertanto,  Herta dovrà abbandonare l’idea di gareggiare nella massima categoria automobilistica. “La FIA conferma che è stata effettuata una consultazione attraverso i canali appropriati per confermare che il pilota Colton Herta non ha il numero di punti necessari per ottenere la superlicenza”, ha comunicato la Federazione. “La FIA rivede continuamente i suoi regolamenti e le sue procedure, anche per quanto riguarda l’ammissibilità della superlicenza, e i principali fattori considerati in merito a questo argomento sono la sicurezza, l’esperienza e le prestazioni nel contesto del percorso”, ha aggiunto.

Quale destino per il pilota americano?

Ora che ufficialmente l’americano non arriverà in Formula 1, la squadra di Faenza dovrà trovare un nuovo compagno per Yuki Tsunoda nel caso in cui Gasly finalmente si diriga verso Alpine. Quanto a Herta, l’atterraggio del pilota americano nel grande Circus dovrà attendere il 2024 cosicché abbia il tempo necessario per ottenere i punti mancanti. Herta ha dichiarato in un’intervista a Autosport.com che capisce perfettamente la FIA e che è in qualche modo soddisfatto di tale decisione.

Infatti, l’americano non voleva entrare in Formula 1 come eccezione. Tuttavia, il pilota si è mostrato contrario all’attuale sistema di punti della IndyCar. Pare che questa non ne fornisca abbastanza per ottenere la superlicenza. Il campione riceve quaranta punti, che sono immediatamente sufficienti per una superlicenza. Questo vale anche per la Formula 2, ad esempio. Il pilota che arriva secondo riceve 30 punti e il numero tre 20, mentre i numeri due e tre della F2 ricevono entrambi 40 punti. Critiche a parte, l’americano dovrà migliorare in qualche modo i suoi risultati, partecipare a diverse sessioni libere o disputare altre categorie che assegnano più punti per la superlicenza.