Formula 1 Gossip Primo piano Ufficiale: Helmut Marko fuori da Red Bull! 9 Dicembre 2025 Valerio Vanazzi © Red Bull Racing Press Area Helmut Marko lascia Red Bull: si chiude un’era lunga vent’anni La notizia che da tempo aleggiava nel paddock ora è ufficiale: Helmut Marko lascia Red Bull, mettendo fine a un capitolo sportivo che ha segnato in profondità la storia recente della Formula 1. L’austriaco, per oltre vent’anni figura chiave della struttura tecnica e sportiva del gruppo, saluterà sia il ruolo di consulente del team principale sia la supervisione del programma giovani, da sempre uno dei suoi territori più riconoscibili. Una colonna portante del progetto Red Bull Entrato in Red Bull nel 2005, Marko ha incarnato una visione chiara: individuare, formare e far crescere talenti puri, anche a costo di scelte dure o impopolari. È impossibile raccontare la storia della scuderia senza citare il suo contributo diretto ai successi: 6 titoli costruttori e 8 titoli piloti, frutto di un sistema meritocratico a tratti spietato, ma spesso capace di cogliere prima degli altri le nuove generazioni di campioni. Non è un caso che proprio dalla filiera gestita da Marko siano emersi nomi destinati a scrivere pagine indelebili della F1: Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo, Carlos Sainz, Pierre Gasly e soprattutto Max Verstappen, scoperto e portato in Formula 1 a soli 17 anni. Le ragioni dell’addio Nelle dichiarazioni ufficiali, l’austriaco ha parlato di “momento giusto per chiudere una fase lunga, intensa e fortunata”, lasciando intendere come il risultato della stagione 2025 — con un mondiale sfiorato ma non conquistato — abbia avuto un peso emotivo più rilevante del previsto. Dopo oltre sessant’anni vissuti nel motorsport, prima da pilota e poi da dirigente, Marko ha ammesso di voler “voltare pagina” dopo una carriera che lui stesso ha definito “straordinaria”. Dal canto suo, Red Bull ha salutato l’addio con parole cariche di riconoscenza. Oliver Mintzlaff, CEO del gruppo, ha parlato della “fine di un’era eccezionale”, riconoscendo al dirigente un ruolo decisivo nella crescita del team e nell’identità sportiva dell’azienda. Un vuoto difficile da colmare in Red Bull L’uscita di scena di Marko avviene in un momento delicato per Red Bull. La scuderia sta attraversando un periodo di ridefinizione interna, con cambiamenti nella leadership e con la necessità di presentarsi al nuovo regolamento tecnico del 2026 con una direzione chiara e stabile. La figura di Marko — a metà tra talent scout, stratega e autorità morale del progetto — non è facilmente sostituibile. Al di là dei risultati, la sua presenza è sempre stata un punto fermo: severo, diretto, talvolta controverso, ma indubbiamente efficace. È stato lui a mantenere coesa la filosofia sportiva del team, anche nei momenti più complessi. Cosa succede ora a Red Bull? L’addio apre interrogativi sul futuro del Red Bull Junior Team, un programma che negli anni ha dimostrato una capacità unica di portare nuovi piloti in Formula 1. Senza il suo principale architetto, sarà interessante capire se la squadra manterrà lo stesso approccio duro e selettivo, o se sceglierà una linea più “moderna”, magari più manageriale e meno istintiva. Per ora, dalla squadra non arrivano indicazioni precise su chi erediterà le funzioni dell’austriaco. Tuttavia, è evidente che la sua uscita segna l’inizio di una fase di transizione che avrà effetti non solo sulla struttura interna, ma sul futuro dei giovani in orbita Red Bull e sulla stessa identità del team. Marko e la fine di un’epoca Con il ritiro di Helmut Marko, Red Bull chiude simbolicamente il cerchio aperto con l’ingresso della squadra in Formula 1. Il suo contributo ha plasmato non solo il team, ma anche il modo stesso in cui oggi la F1 osserva, valuta e lancia i giovani talenti. Marko lascia un’eredità complessa e profondissima. E soprattutto una domanda: come sarà Red Bull senza il suo “guardiano” più inflessibile? Tags: 2025, Helmut Marko, Red Bull Racing Continue Reading Previous Valtteri Bottas: il primo giorno in Cadillac