Tutti contro Verstappen: irriconoscente verso Perez

Max Verstappen Perez GP Brasile

Credit: Red Bull Content Pool

Nonostante la Formula 1 stia per vivere l’ultimo appuntamento della stagione, a tenere ancora banco è quanto avvenuto tra Max Verstappen e Sergio Perez in Brasile

L’amicizia fraterna tra i due piloti di Milton Keynes, tanto sbandierata dalla Red Bull da inizio stagione, sembra essersi interrotta. Verstappen, in Brasile, ha letteralmente disobbedito agli ordini imposti dal suo team di aiutare Perez, in lotta per la seconda posizione nel mondiale.

Anche se la Formula 1 è pronta ad affrontare l’ultimo appuntamento dell’anno, quello che è successo a Interlagos continua inevitabilmente a far parlare. Secondo alcune indiscrezioni, il fatto che Verstappen si sia rifiutato di aiutare Perez non avrebbe dovuto suonare come un fulmine a ciel sereno in casa Red Bull. I ben informati hanno lasciato intendere che Max avrebbe avvisato il team di non essere disposto a cedere alcuna posizione. E così ha fatto.

Il pilota olandese, non permettendo a Perez di sorpassarlo, ha obbligato Checo a giocarsi il titolo di vice campione del mondo ad Abu Dhabi. All’ultimo Gran Premio della stagione il messicano si troverà a pari merito con Charles Leclerc, a quota 290 punti.

Chi fa da sé fa per tre

A scatenare le critiche che hanno colpito Max Verstappen non è stato tanto il fatto che l’attuale Campione del Mondo si sia rifiutato di rispettare il volere della squadra. Essendo i giochi iridati ampiamente chiusi sia per il titolo Piloti sia per quello Costruttori, la Red Bull avrebbe voluto consolidare anche la seconda posizione di Perez. Ma il messicano, dopo quanto avvenuto a Interlagos, sa di poter contare solo sulle proprie forze per finire davanti in campionato a Leclerc e alla Ferrari.

Gli ex piloti sono contro Verstappen… ma Max non è l’unico colpevole

A criticare il comportamento egoista di Verstappen si sono messi in mezzo tanti ex piloti di Formula 1. Tanti Campioni del Mondo della massima categoria automobilistica. Ma le contestazioni non hanno visto protagonista solo ed esclusivamente l’olandese.
Uno dei primi ex piloti che ha criticato il comportamento di Verstappen è stato Mika Hakkinen. Il pilota finlandese, vincitore dei Mondiali nel biennio 1998-1999, non ha usato mezze misure nei confronti dell’olandese.

La squadra viene sempre al primo posto e se c’è un accordo su come tu e il tuo compagno di squadra dovete collaborare, bisognerebbe seguire quelle direttive – ha spiegato – Nessuno di noi conosce nei minimi termini quali postille siano sul contratto di Max ma chiaramente ha vinto gli ultimi due Mondiali ed è il pilota numero 1 del team. Tuttavia, Checo è stato di grande aiuto per Verstappen. Insieme hanno anche vinto i titoli Costruttori e quindi credo che Max non possa avere problemi ad aiutare Sergio a finire secondo in campionato. Soprattutto ora che Checo e Leclerc hanno lo stesso numero di punti“.

Dello stesso parere è anche Jacques Villeneuve: “Non riesco a comprendere la rezione di Verstappen. Cosa gli cambia finire in sesta o settima posizione? Per lui non cambierebbe assolutamente nulla ma per la Red Bull e per Perez, sarebbe stato diverso – ha commentato l’ex pilota – Max non ha dovuto rinunciare a un podio, come invece avrebbe dovuto fare Sainz. Verstappen alla Red Bull deve un sacco e semplicemente il muretto gli ha chiesto di aiutare Checo, tenendo conto di tutto il lavoro che Perez ha fatto per Max. I punti in più di Sergio sarebbero stati importanti per il team che vuole chiudere il campionato coi suoi piloti in prima e seconda posizione“, ha spiegato ai colleghi di Formule1.nl.

Pubblicità negativa per la Red Bull

A differenza di Villeneuve e Hakkinen che hanno puntato il dito su Verstappen, Button ci ha tenuto a offrire un altro spunto per capire meglio questa situazione.

È stato egoista a non pensare alle necessità della squadra e del suo compagno di squadra. Sembra chiaro che in Red Bull non abbiano sufficientemente parlato della situazione prima del weekend di gara o prima della gara stessa – ha dichiarato il britannico all’interno della trasmissione Any driven Monday su Sky Sport – Questo sembra essere il problema principale. Sembra che la Red Bull si sia messa da sola in questa situazione, che è sicuramente una pubblicità negativa. È un vero peccato perché avrebbe potuto essere un finale di gara perfetto“.

E anche Martin Brundle non ci è andato leggero: “Credo che l’atteggiamento mostrato da Verstappen in Brasile, sia dovuto a quanto avvenuto in occasione delle qualifiche del GP di Monaco. Ma Max deve ricordare che ad Abu Dhabi 2021, Perez ha avuto un ruolo chiave nella sua vittoria del titolo, visto che ha tenuto dietro Hamilton. Checo ha aiutato Verstappen a conquistare il suo primo Mondiale di Formula 1.
Questa non è una gara di popolarità. Anche se si sta parlando di piloti che corrono nella massima serie dell’automobilismo sportivo, servono comunque amici e rispetto, e offrire a Checo quel misero sesto posto quando il campionato è già nelle sue tasche non sarebbe costato nulla a Max“, ha concluso.