Tra cambi e penalità: la situazione Power Unit

Penalita Power Unit

Credits: AlphaTauri Media Gallery

Sono diciannove i piloti che con tutta probabilità incapperanno in penalità per la sostituzione degli elementi della Power Unit

A nove gare dal termine, una situazione che tiene banco nel paddock è sicuramente quella legata alle penalità per quanto riguarda le Power Unit. Con la rivoluzione regolamentare a cambiare non è stato soltanto il concetto aerodinamico delle vetture, ma anche la situazione relativa alla scatola del cambio. Fino allo scorso anno quest’ultimo doveva durare almeno sei gare prima di essere rimpiazzato senza incappare in sanzioni. Oggi la vita di un cambio, prima di poter procedere alla sua sostituzione, deve affrontare almeno otto weekend (qualifica e gara). Rimangono invariate invece le unità per quanto riguarda il turbo, l’MGU-H e l’MGU-K, rimaste a tre. Sono invece due quelle disponibili per batterie e centralina.

A conti fatti, tutti i piloti sono a rischio per aver raggiunto il limite di una o più parti del propulsore: sette di loro sono già partiti dal fondo dello schieramento oppure dalla pit lane. A guidare questa speciale classifica troviamo Fernando Alonso che finora ha già smarcato per ben due volte i nuovi elementi: in Spagna e in Austria, successivamente ai problemi avuti al via della Sprint Race. Fra gli altri piloti particolarmente a rischio troviamo Sebastian Vettel, arrivato al massimo con l’MGU-K.

Penalità Power Unit
Credits: F1 Twitter

Si salva solo uno dei due McLaren. Nonostante i punti di distanza, le penalità possono ancora giocare un ruolo importante nella lotta Ferrari-Red Bull?

In una stagione fin qui buia per lui, Daniel Ricciardo sotto questo aspetto può ancora sorridere. Infatti, è l’unico pilota dell’intera griglia che può sostituire qualunque elemento della Power Unit senza essere costretto a partire dal fondo o dalla corsia box. Per quel che concerne il sistema di scarico, ad esempio, il pilota australiano può permettersi di cambiarlo altre sei volte. Con nove gare ancora da disputare potrebbe costituire un vantaggio, dal momento che gli altri si troveranno a dover rimontare dalle retrovie.

Questa situazione non rischia di rendere le gerarchie ancora più incerte solamente in quella che è la bagarre a centro gruppo, ma anche per quanto riguarda la lotta per il titolo. Anche se il Mondiale sembra stia prendendo decisamente la strada che porta a Milton Keynes, le sostituzioni e le relative sanzioni potrebbero ancora mischiare le carte in tavola. Entrambi i Red Bull, dopo i problemi avuti in Ungheria, sono arrivati al limite del motore a combustione interna (ICE), MGU-H e MGU-K. Il loro avversario Charles Leclerc non se la passa certo meglio, avendo già smarcato un elemento extra in tutte le aree, tranne per quanto riguarda la batteria, il sistema di scarico e il cambio. Nonostante ciò, per il monegasco sono previste altre sostituzioni.