Test invernali: cosa bisogna aspettarsi?

Lewis Hamilton Mercedes Test F1 Barcellona

Credits: Press Area Mercedes

I test sono finiti. Ora spazio a considerazioni e critiche, tra chi crede che il Mondiale sia già deciso e chi non vede l’ora che cominci

E’ una regola non scritta che i tempi dei test vengano presi con le pinze. Ci sono diversi parametri, a noi ovviamente ignoti, che possono cambiare e non poco l’esito del giro. Basti pensare ai quantitativi di benzina: su un tracciato come il Montmelò, anche solo 10 chili di carburante in più nel serbatoio significano quasi 3 decimi sul crono finale. In più c’è da tener conto delle mappature di motore utilizzate, se più spinte o più conservative. Ecco perchè è sbagliato pensare di conoscere già i valori delle forze in campo.

FERRARI: E’ STATO TUTTO UN BLUFF?

La Ferrari nei test di quest’anno si è comportata esattamente al contrario di dodici mesi fa, quando dopo le due settimane di prove sembrava quasi una formalità disputare le ventuno gare del campionato. A distanza di un anno, tutto il Cavallino è stato molto più cauto nelle dichiarazioni, quasi a non voler creare aspettative. La frase pronunciata da Binotto, Non saremo competitivi nelle prime gare della stagione”, è un’ammissione di colpe o un tentativo di gettare la pressione altrove, lasciando liberi i propri uomini? Ovviamente lo sapremo solo dopo le prime gare, quel che è certo è che anche in pista la Rossa ha mostrato poco o niente del suo potenziale. Nel T3, però, settore in cui nel 2019 le Ferrari erano più lenti delle Haas, ci sono stati dei netti miglioramenti. E se in rettilineo le velocità di punta non saranno state le più alte, non è detto che sia un problema. Magari sul tracciato catalano qualche cavallo della super power unit è stato lasciato a terra…

MERCEDES: OCCHIO AI MOTORI, MA LA MACCHINA E’ FORTE

Se la Ferrari è indecifrabile, poco c’è da capire della Mercedes. Anche nel 2020 sono sempre loro a partire favoriti. Al di là del DAS, che ha fatto più rumore che altro, nei test Valtteri Bottas ha registrato il miglior tempo in assoluto, mostrando velocità nel giro singolo. Anche nelle simulazioni di passo gara, le due Frecce d’Argento hanno detto la loro. Unica incognità, l’affidabilità delle power unit. In sei giorni tra Mercedes e Williams si contano ben cinque rotture, con i meccanici costretti ad usare più olio per evitare problemi alla lubrificazione (questo spiega le fumate bianche che uscivano dai loro scarichi). Avranno da lavorare a Brixworth, per il resto la macchina sembra ancora una volta molto competitiva.

RED BULL, QUANTE NOVITA’?!

Anche la Red Bull, come la Ferrari, è stata piuttosto abbottonata, senza mai mostare troppo. Quel che è certo è che in Spagna, si sono viste tante novità progettate da Adrian Newey. Verstappen e Albon hanno girato molto per cercare un setup di base da cui partire e su cui implementare le tante innovazioni viste a Barcellona. Stupisce l’affidabilità della Honda: in sei giorni solo Kvyat con l’Alpha Tauri è stato appiedato un problema tecnico.

RACING POINT: L’ARTE DEL COPIA E INCOLLA!

La Racing Point si candida di diritto a diventare la sorpresa del Mondiale. Perez e Stroll hanno girato tanto e bene, mostrando un’ottima competitività. E’ noto a tutti che la RP20 sia praticamente una W10 dipinta di rosa e questo ha suscitato qualche polemica: ma se il copia e incolla di vetture passate può regalarci un po’ più di incertezze in alta classifica, c’è bisogno di demonizzarlo?!