Test Barcellona 2016-day 1, Renault fermata da un problema di software
Non è sicuramente ricominciata nel migliore dei modi la nuova avventura della Renault in Formula 1. Il team di Enstone, che nella giornata odierna si è affidato alle capacità del pilota Jolyon Palmer che si è calato nell’abitacolo della nuova RS-16, è stato fermato da un problema derivante dal software. Il driver britannico, che ha completato appena 37 giri, sicuramente non può definirsi soddisfatto di questa prima giornata a Barcellona. I test invernali, nonostante siano quelle che volgarmente definiamo prove, sono un appuntamento davvero sentito dai piloti e l’ultima cosa che uno di loro vorrebbe è essere fermato da problemi di affidabilità.
Secondo quanto ha spiegato proprio il pilota della Renault, che ha chiuso la prima giornata in ultima posizione, l’inconveniente accusato sulla RS-16 non ha nulla a che vedere con la power unit: «Come prima giornata, non posso nascondere che sia stata deludente. È normale avere questo tipo di problemi il primo giorno ma ci sarebbe piaciuto riuscire a fare più giri – ha commentato Palmer, alla sua prima stagione da titolare in un team di Formula 1 – Abbiamo completato appena 37 giri ma quello che ci risolleva è che il problema che abbiamo accusato non è stato provocato dalla power unit. È stato un problema di software. Durante questa prima giornata abbiamo fatto dei progressi e speriamo che durante la notte si venga a capo degli inconvenienti che ci hanno condizionato oggi».
La Renault RS-16, che è un’evoluzione della Lotus E23, ha portato in pista una livrea molto aggressiva, nero metallizzato con bande verticali gialle: «La macchina deriva direttamente dai progetti sui quali la Lotus aveva iniziato a lavorare in previsione del 2016. La RS-16 è un’evoluzione della E23 – ha continuato il pilota della Renault – Ci sono parecchie differenze tra il nostro motore e quello della Mercedes, nonostante i ragazzi abbiano lavorato duramente sulla power unit. Per il momento il propulsore della Mercedes è ancora quello da battere».