Formula 1 | I team valuteranno le ripartenze da fermi sul bagnato dopo SC

Questa settimana i team manager valuteranno l’idea di introdurre le ripartenze da fermi in caso di pioggia, al fine di evitare quanto accaduto al GP di Gran Bretagna quest’anno. L’incontro sarà mercoledì e il giorno seguente quanto dibattuto verrà sottoposto allo Strategy Group.

Due volte –Monaco e Silverstone– lo start è avvenuto dietro la safety car sul bagnato, e in entrambe le occasioni i tifosi non hanno gradito la decisione della direzione gara. L’episodio della Gran Bretagna è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso: tra le lamentele di Hamilton via radio, la vettura di sicurezza è rimasta in pista per molti, troppi giri, data la scarsa visibilità nel primo settore.

Ciò su cui le squadre andranno a discutere nel meeting per il regolamento sportivo sarà la possibilità di far fungere l’ultimo giro dietro la SC come un giro di ricognizione, per poi schierarsi e partire. Tale piano, per tutte le ripartenze, era stato precedentemente adottato e poi abbandonato, poiché avere più partenze da fermi in un evento con più di un ingresso della vettura di sicurezza in un solo evento sarebbe stato troppo complicato.

A volte tornano, si dice. La FIA, infatti, crede che questo scenario solo in caso di pista bagnata potrebbe funzionare. Se la regola dovesse entrare in vigore, includerebbe inoltre l’obbligo per tutti i piloti di non cambiare pneumatici prima della ripartenza e quindi di dirigersi sulla griglia di partenza senza effettuare soste.

Il boss della Mercedes Toto Wolff fa parte dello Strategy Group e ha anticipato il suo appoggio circa la promulgazione di questa regola. “Per quanto riguarda Silverstone, avremmo dovuto lasciarli correre uno o due giri prima. Secondo me, se potessi scrivere il regolamento ma chiaramente non posso, li lascerei seguire la Safety car per uno o due giri per verificare le condizioni della pista, poi la SC rientrerebbe e loro farebbero una ripartenza da fermi, che è sicuramente una delle cose più divertenti. Oppure, attenendoci all’attuale regolamento, li farei semplicemente pittare”. 

Per Wolff è necessario, tuttavia, esplicitare il precedente che ha reso i direttori di gara così scrupolosi e cauti. “Penso che a causa delle circostanze attorno all’incidente di Jules Bianchi e a quanto accaduto dopo, si sia dispiegata una ‘super cautela’ al momento. In qualche modo è comprensibile, ma penso che si debba tornare all’essenza del motorsport: avere i migliori piloti al mondo, con le migliori macchine e condizioni rischiose. Possono gestirle”.

Lewis Hamilton sempre insofferente alla permanenza della Safety car, anche a Suzuka 2014, si dichiara ovviamente a favore della posizione di Toto. “Sarebbe bello. A Silverstone nel 2008 siamo partiti sul bagnato, e c’era davvero molta acqua. Credo fossimo con le intermedie, ma era ancora piuttosto bagnato. Una partenza sul bagnato è divertente, esattamente come una sull’asciutto, se non di più. Ne sono totalmente a favore.

C’è però chi preferisce valutare ogni fattore, e giustificare la partenza di due settimane fa. “A Silverstone era giusto partire dietro la Safety car- ha affermato Jenson Button– perché altrimenti saremmo tutti finiti nella ghiaia, bloccati, metà di noi probabilmente capottati. Quindi è stata la scelta corretta”. 

“Il problema è che la Safety car è rimasta troppo a lungo in pista, ma il drenaggio era pessimo in curva 1. Era come un lago. Si arrivava lì senza sapere dove si sarebbe finiti. Penso che in alcune situazioni si possano fare le ripartenze sul bagnato, ne abbiamo fatte molte in passato ma ora sembra, se c’è un acquazzone,che sia troppo bagnato. Non è solo un problema di visibilità ma sono gli pneumatici che non riescono a reggere una tale quantità di acqua presente sull’asfalto. Non è questione di abilità, perché a quel punto si è completamente fuori controllo“.