Susie Wolff: “Una donna in Formula 1? Ci vuole tempo”

Susie Wolff F1 Academy

Il nuovo manager della Formula 1 Academy, Susie Wolff si apre ai microfoni della stampa per parlare del ruolo delle donne all’interno del motorsport

Novità in arrivo per il mondo del motorsport che apre i battenti ad un altra categoria: La Formula 1 Academy. Come suggerisce il nome stesso, una vera e propria accademia formata da sole donne, con il compito di arrivare al massimo livello di motorsport. A capo del progetto, ci sarà Susie Wolff ex pilota automobilistico e ormai un esperta del settore. Una questione non di poco conto, se pensiamo a quante donne possiamo contare ad oggi in questo sport. Per questo, la Formula 1 mira a fare passi avanti, promuovendo progetti come questo per cercare di cambiare le cose.

Infatti dai prossimi anni, vedremo in scena Susie Wolff, nuova manager del progetto, che assieme ad altre figure professionali guiderà le giovani atlete nel loro percorso professionale. Ad oggi la manager dell’Academy si apre ai microfoni della stampa per parlare di quanto sia difficile per una donna inserirsi in un settore come questo: “E’ un qualcosa di assolutamente possibile. E’ possibile per una donna arrivare a competere ad un certo livello, soprattutto con la nuova generazione in arrivo. Stando all’interno del paddock, assieme al supporto di uno sport come la Formula 1 e dietro le quinte della Formula 1 Academy, sono sicura che ce la faremo.”

“Abbiamo le giuste persone al nostro fianco, e i giusti supporti che fanno in modo di seguirci in tutti i nostri progressi e fare in modo di raggiungere ogni obbiettivo. Chiaramente dobbiamo anche gestire le aspettative, faremo in modo di supportare le nostre atlete dove vedremo del talento. Sicuramente ci vuole ancora molto tempo perchè una donna riesca a competere in Formula 1. Ci vorranno certamente diversi anni. Ma credo che grazie ad un supporto come questo riusciremo ad accorciare il processo di ‘rivoluzione’. Con i giusti presupporti e una giusta atleta al nostro fianco sono sicura che riusciremo a farcela, ma ci vuole pazienza,” conclude Susie Wolff.