Semaforo verde per Kevin Magnussen, Boullier: «Libero di correre altrove»
Siamo praticamente al punto di partenza. Esattamente come è successo la scorsa stagione la McLaren, che deve ancora risolvere i propri problemi riguardanti la power unit Honda, si trova a discutere dei piloti. Dopo che proprio la settimana scorsa Alonso aveva sponsorizzato la riconferma di Button in squadra, la line up 2016 della scuderia britannica potrebbe non subire cambiamenti. La decisione di affidarsi a due piloti di esperienza è da ricercarsi nella disastrosa stagione vissuta fino ad ora dalla McLaren Honda. Il tanto sognato ritorno del binomio nella Categoria regina del Motorsport, almeno fino ad ora non ha dato i risultati sperati con il motorista giapponese impegnato a risolvere i problemi della power unit mentre il team inglese, proprio a causa di affidabilità e dei deficit riguardanti potenza e velocità, non riesce a esprimere al meglio le bontà telaistiche della MP4-30.
Uno dei giovanissimi del vivaio McLaren che sogna di salire su una Formula 1 è Kevin Magnussen. Il danese, che nel 2015 ha disputato una stagione da titolare col team di Woking prima di lasciare il posto a Fernando Alonso, quest’anno sta ricoprendo il ruolo di pilota di riserva, che non ha mai nascosto andargli stretto. Kevin Magnussen ha voglia di correre in Formula 1, ha voglia di tornare a essere un pilota titolare e, nel caso gli si prospetti questa opportunità la McLaren non gli impedirà di certo di realizzare i suoi sogni: «Kevin Magnussen è un pilota della McLaren e non ha mai nascosto che gli sarebbe piaciuto correre in Formula 1 col nostro team – ha commentato Eric Boullier – Se ci sarà una possibilità in McLaren, e non sono il solo a decidere, lui avrà la priorità su qualunque altro pilota altrimenti non gli impedirei mai di correre da qualche altra parte, ovviamente».
Eppure nel caso il danese decida di lasciare la McLaren i sedili liberi per il 2016 non sarebbero molti. Con la Lotus che, con Grosjean in direzione della Haas, con ogni probabilità promuoverà Palmer, se il team statunitense effettivamente sceglierà un pilota in orbita Ferrari da affiancare al francese le possibilità di Kevin si contano letteralmente sulla punta delle dita.