Rossi vs Szafnauer, botta e risposta in casa Alpine

Alpine Rossi Szafnauer

© Alpine F1 Team, Press Area

Il rendimento poco soddisfacente della scuderia potrebbe portare a una rivoluzione interna al team per sostituire “i molti dilettanti” oggi coinvolti

Laurent Rossi non le manda a dire. Il CEO di Alpine non è soddisfatto dei risultati raccolti da Pierre Gasly ed Esteban Ocon in questo primo inizio di mondiale ed è pronto a intervenire duramente se la cosa dovesse proseguire. E, con “intervenire”, non intendiamo andare a operare sulla sostituzione dei propri piloti, quanto più su una rivoluzione interna al team che comporterebbe la messa fuori gioco di quelli che Rossi ha definito “molti dilettanti” ad oggi presenti all’interno della scuderia.

Al momento, Alpine occupa il sesto posto in campionato e Rossi non riesce a spiegarsi come mai le prestazioni siano così deludenti, nonostante il budget investito in Formula 1. Proprio per questo motivo, il dirigente sportivo si sta progressivamente togliendo qualche sassolino dalla scarpa, lanciando diverse frecciatine al team e ai responsabili che operano in modo più diretto sulla pista. “È deludente. La nostra posizione in classifica non è degno delle risorse che spendiamo. Siamo abbastanza lontani dall’obiettivo che vogliamo raggiungere nel finale di questa stagione“, ha dichiarato ai microfoni di Canal+.

LAURENT ROSSI, SENZA PELI SULLA LINGUA

In alcune dichiarazioni rilasciate anche per la Formula 1, Rossi ha sottolineato come non siano solo le prestazioni a mancare per il team, ma anche uno stato d’animo combattivo e pronto a migliorarsi e a fare di meglio. “Tutto inizia riconoscendo e imparando dai propri errori, non ripetendoli“, ha evidenziato. “Va bene commettere errori, ma non va bene commetterli due volte. Non significa che hai imparato. Quest’anno ci sono molte scuse che portano a prestazioni poco soddisfacenti“.

Devo affrontare questo problema e ho bisogno delle persone giuste per affrontarlo“, ha proseguito poi ai microfoni della Formula 1. “Ho bisogno che il team sappia che devono migliorare e che non dipende da me, dipende da loro. Chiarò che così è come stanno le cose e bisogna risolverle“. Secondo Rossi, Otmas Szafnauer è responsabile delle prestazioni della squadra ed è stato assunto per raggiungere determinati obiettivi. Obiettivi che al momento sembrano molto distanti. Proprio per questo motivo, il CEO di Alpine è pronto a mettere mano personalmente alla situazione, senza aspettare la fine della stagione ma sollecitando una rivoluzione del team a stretto giro.

LA RISPOSTA DI SZAFNAUER

Dal canto suo, Szafnauer lascia scivolare qualsiasi critica mossa da Rossi. “Leggere queste dichiarazioni non ci mette sotto pressione“, ha dichiarato a Motorsport. “Tutti vogliamo migliorare qui. Abbiamo molta esperienza, tecnici e ingegneri del più alto livello. Non ci mettiamo pressione a vicenda. Dobbiamo solo riorganizzarci e rimediare“. In merito alle accuse di Rossi, Szafnauer ha ammesso di non averle lette nel dettaglio, ma di essere sicuro che si tratti di una reazione istintiva al brutto inizio di stagione che la Alpine sta affrontando.

A Baku le nostre performance non erano all’altezza. I piloti si sono toccati in Australia e nella prima gara abbiamo subito tante penalità […]. Non è stato un buon inizio e forse è per questo che arrivano quei commenti“, ha dichiarato. “Tutto quello che possiamo fare quando abbiamo problemi, come a Baku, è cercare di capire la causa principale e assicurarci di mettere in azione persone e processi che impediscano che accada di nuovo“.