Road to Madrid: le vetture usate da Alonso nel 2010 e 2011

La stagione 2010 è la stagione dell’arrivo in Ferrari. L’atteso arrivo in Ferrari di Fernando Alonso. Lo spagnolo, dopo tanti anni passati nel limbo della Renault, passa ad un top team pronto a lottare ad armi pari con gli altri piloti del Circus. La Ferrari gli prepara la F10, una monoposto incentrata sul doppio diffusore, invenzione rivelatasi fondamentale nella conquista al titolo per la Brawn Gp nell’anno precedente. Si tratta di una monoposto che dimostra anche delle interessantissime soluzioni “nascoste” come i supporti per gli specchietti che fungevano da elemento aerodinamico. La stagione inizia bene.

Fin dai test (fortemente influenzati dal mal tempo) la F10 dimostra di essere in palla. Quando inizia il campionato, ecco a sorpresa Alonso imporsi in Bahrain. Si tratta di una liberazione. La Red Bull, grande favorita, annaspa e scopre di essere fragile. Ma non è l’unico problema. Mark Webber, in questa prima parte del campionato, si dimostra più redditizio del pupillo di Mateschitz, Sebastian Vettel, che comunque, è più veloce sul giro. Inizia una lotta interna che è durata fino alla fine, fino a quest’ultima stagione di F1. Da questa lotta sembrano avvantaggiarsi i due piloti McLaren, Button ed Hamilton che balazano in testa alla classifica. Non sembra approfittarne la Ferrari che entra, invece, in una profonda crisi tecnica. Bisognerà aspettare il 25 luglio per la riscossa della Ferrari che avverrà, guarda un pò, in Germania, ad Hockeneim, sempre con uno splendido Alonso scortato da un ottimo Massa. Il campionato procede in maniera imprevedibile ma, a partire dal Gp d’Italia, Alonso piazza una zampata indelebile: vittoria a Monza e, poche settimane dopo, anche a Singapore. Vettel risponde in Giappone ma è costretto a ritirarsi in Corea dove trionfa di nuovo Alonso. Sembra essere la volta buona. Invece il tedesco si produce in una storica rimonta favorita anche dal clamoroso autogol del muretto Ferrari durante il Gp di Abu Dhabi che costerà il mondiale ad Alonso e che comporterà un drastico cambio nell’organigramma del cavallino.

La stagione del 2011 è quella della F150 Italia, nome dato in omaggio ai 150 anni dell’unità d’Italia. La vettura, proprio per questo motivo, presenta un alettone posteriore con una livrea tricolore. Colori a parte, questa Ferrari non brilla per originalità. La vettura disegnata da Aldo Costa (poi sostituito in corsa da Pat Fry) continua a mantenere il vecchio sistema di sospensioni posteriori push rod. Ma è nello studio degli scarichi che le avversarie fanno la differenza. Red Bull fra tutte. Altro problema grave è stato quello della galleria del vento. Infatti, nonostante durante i test invernali le rosse avessero convinto, tutti i dati accumulati si rivelarono totalmente sballati a causa dei difetti della galleria tramite la quale venivano progettati i nuovi pezzi. Nel 2011 la Ferrari colse soltanto un successo, a Silverstone, con Alonso, riuscendo, così, a festeggiare i 60 anni dalla sua prima vittoria (sempre nello stesso circuito inglese) mentre Fernando Alonso raggiunse Jackie Stewart nel numero complessivo di vittorie ottenute in F1.