Ricciardo: “Dovrebbero ascoltare anche i piloti”

Renault Ricciardo

Credit: Renault Press Area

Dopo le dichiarazioni di Ross Brawn sul futuro del campionato di Formula 1 2020, secondo Daniel Ricciardo sarebbe opportuno ascoltare anche le opinioni dei piloti

Mentre da Montreal giunge la notizia della posticipazione del GP del Canada la Federazione è chiamata a trovare la quadratura del cerchio per assicurare la stagione 2020. Secondo il responsabile sportivo e direttore generale del Circus Ross Brawn sarebbe possibile disputare un campionato composto da 18 gare a patto che la situazione globale migliori per luglio. Tra i piloti c’è chi supporta questa soluzione e la speranza torna a farsi largo nella mente di tutti gli appassionati del motorsport. Intervistato da Canal+, Daniel Ricciardo si è detto infatti favorevole alla proposta.

Il questo caso il calendario dovrebbe procedere a tappe forzate con gare da disputare ogni weekend e prevedendo un solo fine settimana di pausa al mese. Secondo l’Honey Badger di Perth questo tipo di format richiederebbe una modifica dei weekend di gara. “I weekend dovranno essere accorciati se vogliamo gareggiare ogni settimana” – dichiara Ricciardo – “Dovremmo riorganizzare le tappe su due giorni invece che tre”.

PILOTI ESCLUSI DALL’ORGANIZZAZIONE

Oltre che a sostenere la necessità di una riduzione dei giorni di gara Ricciardo propone anche una migliore organizzazione riguardante la disposizione temporale dei weekend. Come spiega il pilota della Renault non ci sarebbe abbastanza tempo per saltare da una parte all’altra del globo. “Dovremmo anche avviare un processo logico per definire un periodo unico in Europa e uno rispettivamente ad Est e a Ovest del mondo” – propone il numero #3 della scuderia di Enstone. Ricciardo pone poi l’accento su una questione fondamentale, e cioè la mancanza di una rappresentativa dei piloti al tavolo organizzativo.

Credo sia una cosa necessaria” – spiega l’australiano ex-Red Bull – “Tutti noi facciamo parte di un’associazione, la Grand Prix Drivers’ Association, che è un ottimo canale di comunicazione. Possiamo infatti parlare con gli organizzatori attraverso questa. Possiamo condividere le nostre opinioni e proporre soluzioni. Penso che molti piloti sarebbero contenti se ci offrissero un format che prevede weekend formati da due giorni anziché tre perché ciò significherebbe correre di più. Credo che possa funzionare, e in ogni caso siamo pronti al recupero“.