Renault: primo team a superare la barriera dei 1.000 cavalli
Il motore Renault è il primo a superare ufficialmente la barriera dei 1.000 cavalli nel 2019. Ciò è stato confermato da Rémi Taffin, capo della sezione motori. La Renault diventa così il primo costruttore ad annunciare la potenza del suo motore. Dall’inizio dell’era ibrida, la potenza delle nuove power unit è sempre stata un mistero che i costruttori non hanno mai rivelato. Si dice che il motore Mercedes possa offrire una potenza di circa 850-900 cavalli. Dopo cinque anni con questi motori, sembra che la barriera dei 1.000 cavalli sia stata finalmente superata, e lo sappiamo, dal momento in cui Rémi Taffin è orgoglioso di confermare che la Renault ha raggiunto questo obiettivo.
Nonostante ciò, tale potere viene raggiunto soltanto in momenti specifici, in quanto alcuni picchi di prestazioni non possono essere sempre raggiunti. “Dipende da vari fattori, come la distanza o le temperature esterne”, ha dichiarato Taffin al portale tedesco Auto Motor und Sport. Gli aggiornamenti del motore introdotti nell’ultimo Gran Premio di Francia sono stati la chiave per raggiungere un tale livello di potenza. Questi livelli non sono stati osservati in Formula 1 dai tempi del V10, all’inizio del 21° secolo. I cambiamenti nelle misurazioni del flusso di benzina consentono anche un aumento della potenza, basti pensare che soltanto tre grammi fanno molta differenza, ma Taffin si pronuncia a riguardo con estrema precisione: “L’aumento del flusso di carburante funziona solo in un breve periodo di tempo . Dopo di ciò, devi tornare indietro”.
Avere più cavalli non significa essere i migliori, poiché per Taffin il tutto deve essere coerente con la potenza che il motore può offrire: “In gara i piloti hanno circa 950 cavalli a loro disposizione. In determinati momenti, raggiungiamo 960 o 970 cavalli, ma ci sono fattori oltre la nostra portata che lo minimizzano, come la resistenza all’aria delle monoposto”, ha così concluso. Da parte sua, Honda ha voluto ottenere il massimo dei risultati piuttosto che la prestazione della power unit, che avrà un nuovo aggiornamento dopo l’estate. “Noi abbiamo l’affidabilità dalla nostra parte e la Renault potrà anche avere 1.000 cavalli, ma in gara non sono utili solo questi”, ha così affermato il costruttore giapponese.
Emanuela Aceto