Red Bull vs Mercedes, è tutto nelle mani di Pérez
Red Bull vs Mercedes: Pérez potrebbe portare una rinnovata competizione tra i due team
Red Bull vs Mercedes, eterna competizione o novità in arrivo? Sergio Pérez, pilota messicano classe 1990, arriva alla scuderia austriaca con un bagaglio pieno di novità. La sua avventura in Formula 1 inizia nel 2011 passando per Sauber, McLaren, Force India, Racing Point e adesso Red Bull. Un viaggio che dura da dieci anni con la prima vittoria arrivata soltanto durante il Gran Premio di Sakhir del 2020. In questo caso, anni carichi di esperienza e spirito di adattamento a vetture sempre diverse.
Potrebbe essere proprio quest’esperienza a introdurre delle novità nel team austriaco. “Con Pérez si aprirà un nuovo mondo per loro. Non sto dicendo che sarà veloce fin da subito, credo che le qualifiche non siano il suo forte. Ma con dieci anni di esperienza ha sviluppato un talento nel raggiungere il picco durante la gara della domenica. É ciò che la Red Bull stava cercando per poter giocare con la Mercedes‘‘, ha dichiarato Robert Doornbos ai microfoni di Motorsport.com.
IL RUOLO DEL SECONDO PILOTA
Quello del “secondo pilota” è un ruolo ormai sorpassato per la maggior parte dei team, dove entrambi i piloti ricoprono la stessa posizione. Eppure, secondo alcuni, il compito del messicano potrebbe essere quello di perenne secondo dietro il compagno di squadra Max Verstappen. In particolar modo dopo le recenti notizie di una clausola sulle prestazioni. Sembra essere un dato di fatto la propensione della scuderia verso l’olandese, ma uno dei compiti del nuovo pilota sarà proprio quello di riscattare la sua posizione con i risultati in pista.
Prima d’ora un compito non facile. Sia Albon che Gasly hanno difatti avuto diverse difficoltà nel loro precedente ruolo con il team. Non è da escludere la stessa sorte per il messicano, ma almeno per il momento le aspettative restano alte. “Se Pérez e Verstappen avranno entrambi due o tre buoni weekend all’inizio della stagione, la Red Bull sarà l’ultima squadra a parlare chiaramente di primo e secondo pilota”, ha detto in merito Doornbos.