Red Bull: quanto è costato l’incidente a Silverstone?

Red Bull: quanto è costato l'incidente a Silverstone?

Credits: Max Verstappen, Twitter.com

Continuano le polemiche in seguito all’incidente tra Hamilton e Verstappen in terra inglese. Horner si lamenta delle enormi spese impreviste

La guerra tra Red Bull e Mercedes ha avuto inizio in pista, raggiungendo il proprio apice sull’asfalto di Silverstone con il terribile scontro tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, e prosegue da lontano a suon di frecciatine e dichiarazioni al vetriolo. Quello che da molti è stato classificato come incidente di gara, costato all’inglese 10 secondi di penalità, da altri è stato invece ritenuto un errore grossolano e imperdonabile del sette volte campione del mondo, che è stato sommerso di critiche, talvolta anche di natura razzista.

Insomma, un tema che non ha fatto altro che dividere nettamente l’opinione pubblica, portando a galla tutta l’ostilità tra i due team in questione. Non a caso, lo stesso Christian Horner ha già dichiarato di aver contattato un avvocato per ottenere una sanzione ben più pesante per gli avversari. Ma a quanto ammontano i danni sulla monoposto di Verstappen, quasi del tutto distrutta dall’impatto contro le barriere alla Stowe? Si parla di un numero a sette cifre.

RED BULL: COSTO DELL’INCIDENTE A SILVERSTONE PARI A 1, 5 MILIONI DI EURO

I danni riportati dalla Red Bull di Max ammonterebbero infatti a circa 1,5 milioni di euro, una cifra enorme visto il budget cap. “Un enorme merito deve andare agli standard di sicurezza di queste auto, all’Halo e alle barriere, perché l’impatto è stato tale da rompere il sedile di Max“, ha scritto Horner nella sua rubrica per il sito Web della Red Bull. “L’auto avrebbe potuto ribaltarsi abbastanza facilmente, che era una preoccupazione iniziale espressa dal primo team medico che ha risposto, ma fortunatamente non è stato così. L’altro fattore significativo è l’elemento cost-cap. Quell’incidente ci è costato circa 1,8 milioni di dollari e un incidente del genere ha enormi conseguenze in un’era di budget cap“, ha sottolineato il Team Principal della casa austriaca.

Come riporta Planetf1.com, la Red Bull è inoltre ancora convinta che Hamilton abbia ricevuto una penalità non adeguata alla pericolosità dell’incidente e che per loro la questione è tutt’altro che chiusa: “Non è un segreto che ci siamo sentiti in quel momento, e sentiamo ancora, che Hamilton ha ricevuto una leggera penalità per questo tipo di incidente. Data la gravità dell’incidente e la sanzione mite, stiamo esaminando tutti i dati e abbiamo il diritto di richiedere una revisione. Pertanto, stiamo ancora esaminando le prove e considerando tutte le nostre opzioni“.

“NESSUNO DOVEVA INTERFERIRE CON LA DECISIONE DEI COMMISSARI”

Un’altra questione è poi emersa dopo l’incidente. Durante la bandiera rossa di domenica, Toto Wolff si è recato dagli steward per spiegare la posizione di Mercedes, facendo storcere il naso a molti. Horner ha accolto con favore la successiva conferma della FIA che tali mosse non sono concesse: “Avendo sentito che Toto stava facendo pressioni sugli steward, sono andato a vederli e ho sollevato il punto che nessuno di noi dovrebbe essere lì e che non era appropriato che nessuno interferisse mentre era in corso il processo decisionale“, ha aggiunto Horner, “È anche specificato nel codice sportivo che questo non è accettabile e ora sono lieto di vedere che la FIA ha chiarito che questo tipo di atteggiamento non sarà tollerato in futuro, in quanto potrebbe spingere gli steward a prendere una decisione che non è giusta o imparziale”, ha poi concluso Horner.