Red Bull RB18 dieta 001

Credit: Press Area Red Bull Rancing

Chi immaginava che la lotta per il mondiale che ha visto protagonista la Red Bull nel 2021, avrebbe portato strascichi sul campionato successivo si è sbagliato di grosso

Nonostante i problemi di affidabilità mostrati in Bahrain, Christian Horner non ha mai nascosto di essere estremamente soddisfatto della Red Bull RB18. Non tanto per la competitività della vettura, ma soprattutto per il potenziale di sviluppo sul quale lavoreranno sodo a Milton Keynes.

Dal punto di vista più tecnico, oltre a diminuire il porpoising, per migliorare nettamente le prestazioni la Red Bull deve impegnarsi per far perdere peso alla RB18.
La dieta, e lo sa bene chi l’ha fatta, è qualcosa di molto dispendioso e complesso. E per il mondo della Formula 1 ancora di più a causa dell’entrata in vigore del budget cap.

Dieta drastica per la Red Bull RB18

Per arrivare ai livelli che si sono prefissati a Milton Keynes, è possibile che la scuderia anglo-austriaca debba sborsare una cifra vicino al 5 milioni di euro. Un intervento estremamente dispendioso ma che potrebbe aiutare la Red Bull ad arrivare al livello della Ferrari, la sua vera avversaria nel 2022.

Non è solo questione di peso vettura. Una monoposto più pesante non solo allunga la frenata, limita la velocità in curva e appesantisce l’accelerazione, ma non è di aiuto nemmeno ai tecnici e agli ingegneri nel gioco del bilanciamento, da modificare in base alle preferenze del pilota e alle esigenze del circuito. Ovviamente il tutto dovrà essere fatto senza compromettere l’affidabilità o sviluppo tecnico.

Il peso minimo è stato già alzato

In un certo senso per ovviare il problema, alcune scuderie hanno chiesto alla Federazione Internazionale di aumentare il peso minimo delle monoposto. Dai 795 kg, ora si è passati a 798 kg perché ci si è resi conto che alcuni componenti fossero più pensati rispetto a quanto immaginato in precedenza. Solo l’Alfa Romeo si è opposta all’aumento del peso minimo, probabilmente a detta di Horner, perché a Hinwil sarebbero riusciti a trovare la quadra. Non va dimenticato, infatti, che l’Alfa Romeo è la monoposto più corta di tutte, per passo e lunghezza. E per questo utilizza meno materiale.

Nonostante questo fatto, i rumors del paddock indicano che la Red Bull sia ancora fuori forma di una decina di chili. Un numero che, tenendo conto che si sta parlando di una vettura di Formula 1 sembrerebbe piccolo. Ma se teniamo conto che in un circuito medio ogni tre chili in più si perde un decimo di secondo a settore, il deficit della monoposto è vicino ai tre decimi al giro.

Tutta colpa dell’aerodinamica?

Perdere peso è un’operazione costosa. Non basta alleggerire alcuni pezzi, la RB18 andrà toccata in varie sezioni. Ma è una mossa necessaria e fondamentale. Tanté che la Red Bull sarebbe disposta ad affrontare una cura dimagrante drastica. Non basterà fare esercizio fisico o rinunciare a qualche “premio”. La RB18 dovrà andare sotto i ferri, affrontare una vera e propria “liposuzione” e togliere quei chili in più che fanno da zavorra.

Secondo le prime indiscrezioni queste problematiche sarebbero dettate dalle scelte aerodinamiche. Più la vettura è lunga e più effetto suolo riesci a creare. In linea di massima si può dire che il coefficiente aerodinamico di solito migliora con la lunghezza e proprio sfruttando questi millimetri in più, c’è maggiore spazio per posizionare alcuni elementi. Che portano ulteriore peso sulla monoposto.

I primi effetti si vedranno a Imola

Il primo pacchetto di aggiornamenti di questo tipo farà il suo debutto a fine aprile, in occasione del GP dell’Emilia Romagna.
Proprio in occasione della tappa di Imola, la Red Bull porterà in pista una serie di nuovi componenti che dovrebbero rendere più leggera, e quindi competitiva la RB18. Lo ha ammesso il superconsulente di casa Red Bull, Helmut Marko in un’intervista a Servus Tv.

Red Bull RB18 dieta 002
Credit: Press Area Red Bull Rancing

Ipotizzando che la monoposto anglo-austriaca, nel caso in cui le voci dovessero essere veritiere, dovrebbe perdere una cosa come 8 chili, si sta parlando di un costo di oltre 2 milioni di euro. Una cifra esorbitante e che potrebbe pesare, non solo a livello di chili, sulla Red Bull. E poi bisogna tenere conto del costo di tutte le altre modifiche. Non sarà un lavoro veloce e indolore.