Red Bull imbattibile per due fattori
Nonostante il difficile avvio di stagione, la Red Bull e Max Verstappen comandano rispettivamente la classifica dedicata ai Costruttori e quella dei Piloti
Nessuno avrebbe immaginato una crescita a livello prestazionale così importante per il team di Milton Keynes. Eppure, anche nelle annate peggiori, la Red Bull ha quasi sempre dato prova di sapersi migliorare.
Se è vero che le monoposto uscite dalla factory della scuderia anglo-austriaca sono sempre state molto forti nei settori più tecnici dei circuiti, a livello di velocità, soprattutto sui lunghi rettilinei, spesso la Red Bull non è stata all’altezza rispetto agli avversari.
Ma in questo campionato 2022 di Formula 1, gli uomini di Milton Keynes sembrano aver risolto anche questo piccolo problema. La RB18 si è dimostrata una monoposto competitiva sotto ogni aspetto. Solo l’affidabilità ha dato qualche grattacapo alla Red Bull.
4️⃣3️⃣1️⃣ points 😍 Our highest total after 13 races since 2011 ⏪ pic.twitter.com/LqNPup9a7D
— Oracle Red Bull Racing (@redbullracing) August 10, 2022
Il papà della RB18 è sempre Adrian Newey
Negli anni passati la vettura dava il meglio di sé principalmente nei settori più tecnici e tortuosi dei circuiti, ma quest’anno anche a livello di velocità massima può essere definita una monoposto competitiva.
Solo la Ferrari ha avuto la capacità di avvicinarsi, se non superare su alcune piste, le prestazioni della Red Bull.
“Il concetto dell’auto arriva ovviamente da Adrian Newey. È riuscito a progettare un’auto che offre molto carico aerodinamico, senza soffrire molta resistenza dell’aria“, ha spiegato Helmut Marko, super consulente della Red Bull ai colleghi di Motorsport.com.
Fondamentale di lavoro di Honda dietro le quinte
Uno dei punti di forza della RB18 è soprattutto il motore. La power unit montata sulla vettura 2022, deriva dal propulsore Honda 2021. E proprio i giapponesi sono impegnati sotto questo punto di vista collaborando a stretto contatto con la scuderia di Milton Keynes. Anche se tutto il loro lavoro si svolge dietro le quinte: “Il passaggio al carburante E10 non ci è quasi costato niente a livello di energia. Quindi la buona velocità massima è una combinazione di questi due fattori“.
Era anni che la velocità pura mancava alla Red Bull e Marko non può fare altro che godersi il momento: “Quando ti trovi in una situazione di questo tipo, cambia anche l’approccio alle gare – ha proseguito – Negli anni precedenti, di solito, avevamo la vettura più lenta sul rettilineo, ora, invece, è la più veloce. Questo non può che fare piacere“.