Red Bull-Budget Cap: Horner scontento del comportamento FIA

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Date le ufficialità dell’accordo tra Red Bull e FIA per l’eccedenza nello scorso budget cap, Horner ha voluto puntualizzare come la FIA abbia gestito male la fuga di notizie da esso derivante

La lunga questione budget cap ha finalmente trovato pace nei giorni recenti, con l’accordo ufficiale tra Red Bull e FIA dove si concordano, appunto, le sanzioni. 7 milioni di multa ed una riduzione del 10% dell’uso della galleria del vento nei prossimi 12 mesi, punizioni già definite da Horner come “eccessivamente dannose“.

Ciò che però Horner ha voluto mettere alla luce, oltre alle sanzioni di per se, è stata la fuga di notizie riguardo la violazione di Red Bull. Dalla prima analisi avvenuta a Singapore, dove hanno iniziato a girare i rumors di una possibile infrazione, fino alla dichiarazione ufficiale emessa da FIA – avvenuta il giorno dopo la vittoria di Max in Giappone – ne è trascorso di tempo, nel quale molte notizie sono trapelate, talvolta vere talvolta no, e che molto hanno urtato non poco Horner.

Horner: “La fuga notizie che vi è stata è molto preoccupante”

Dopo l’ennesimo dominio Red Bull in Messico, il Team Principal ha voluto affrontare l’argomento, per poter esprimere la sua opinione. “Le accuse mosse dai nostri team rivali a Singapore sono state decisamente irrispettose. Per tutto il team, membri dello staff, nostri partner che ci supportano e chiunque coinvolto nel mondo Red Bull“.

Chiaramente, tutte le notizie non ufficiali che sono venute fuori devono far preoccupare non poco. E’ qualcosa che non ci aspettavamo e sulla quale speravamo la FIA indagasse“. La questione oltre che lunga è stata senz’altro molto delicata, con i team rivali che ogni fine settimana inneggiavano ad una severa punizione, accusando Red Bull di barare. Lo stesso Zak Brown, team Principal di McLaren si è persino preso il disturbo di scrivere una lettera direttamente a Domenicali e Ben Sulayem, per consigliare una punizione esemplare, ed evitare che la violazione potesse ripetersi in futuro.

Critiche, queste lanciate da Brown, subito rinnegate da Horner, giustificando la loro violazione piuttosto come un errore, una svista, fatta senza alcun tipo di malafede. “Non c’è stato alcun intento di barare o malafede nel nostro operato, e per questo non rinnegheremo i nostri risultati, ne tantomeno il duro lavoro portato avanti durante questi due anni”.

Senza dubbio è una lezione che abbiamo imparato. Tutti devono imparare da questo. Abbiamo accettato le conseguenze in modo pubblico e sportivo. Nonostante le grosse accuse mosse da altri team non abbiamo rinnegato nulla. Ma non dobbiamo certo scusarci. I nostri piloti sono persino stati fischiati per quanto accaduto e il danno di reputazione che abbiamo subito a causa di questa fuga di notizie è incalcolabile. Adesso, però, per fortuna siamo giunti alla fine di questa storia.”