Formula 1 Questa F1 è baby: il mondiale 2014 sarà il più giovane della storia 12 Marzo 2014 Redazione Questa Formula 1 sarà la stagione più giovane di sempre anche se i rookie di quest’anno sono minori di quelli dell’anno precedente. Questi tre debuttanti sono da poco maggiorenni ma sono già entrati nelle grazie di alcuni team. Come Kevin Magnussen, nuovo pilota della Mclaren e suo nastro nascente scelto per il suo talento e non per gli sponsor che può fornire, anche perché non ne ha. Magnussen ,dopo aver conquistato il titolo nella serie F3.5, cerca di entrare a far parte della Catheram e della Marussia ma senza buoni risultati perché le due piccole scuderie chiedevano al giovane pilota garanzie economiche che potessero aiutarle ma non potendogli garantire questo Kevin non è potuto entrare nella Formula 1. Ma la fortuna volge dalla sua parte perchè la Mclaren, avendo notato in precedenza il suo talento, decide di ingaggiarlo come pilota ufficiale sostituendo il messicano Perez. Saprà rimpiazzare il rimpianto Hamilton? Un altro rookie che da quest’anno sarà nel Circus è Daniil Kvyat. Il russo che da pochi mesi ha compiuto diciotto anni è entrato a far parte della Toro Rosso quasi per caso essendo stato la terza scelta dopo il messicano Sainz jr. e Antonio Felix da Costa che però sono stati scartati entrambi per non essere abbastanza convincenti, Il giovane driver però potrà dare alla scuderia italiana molti aiuti economici. L’ultimo novellino di quest’anno è il norvegese Ericsson che darà manforte al nipponico Kobayashi visto che in questa stagione saranno la coppia titolare della Catheram. A parte questi tre campioncini la nuova F1 si è ringiovanita anche per il ritiro del veterano Mark Webber che dopo aver passato un anno molto tempestoso con il compagno di squadra Sebastian Vettel ha deciso di lasciare il campionato maggiore per “rilassarsi” e finire la sua carriera nel migliore dei modi. Tutto questo ha contribuito ad abbassare l’età media e di innalzare l’imprevedibilità del campionato. Si deve ricordare che i giovani che stanno entrando in questo mondo sono cercati prevalentemente per gli aiuti economici che possono portare alle rispettive scuderie e questo porta ad allontanare piloti, che anche essendo di un discreto livello non possono intraprendere questa attività visto l’impossibilità di garantire questi tipi di aiuti. Alcuni di questi sono i piloti italiani che qualitativamente non sono da sottovalutare ma economicamente non sono competitivi con altri giovani ed un esempio che possiamo fare è quello di Davide Valsecchi che dopo aver vinto la Gp2 è diventato il terzo pilota della Lotus ma quest’anno, anche per i grossi deficit finanziari del team, non è stato promosso ed è stato rimpiazzato dal ricco Maldonado. Si spera che tutto questo passi e che la gioventù sia scelta non solo per l’oro che può offrire ma anche per la qualità e l’innovazione che sicuramente possono dare all’intera comunità. Tags: Daniil Kvyat, Kevin Magnussen Continue Reading Previous Fernando Alonso: «Per i fans niente cambierà rispetto alle ultime stagioni»Next L’ottimismo di Alonso e Raikkonen: «Crediamo nel podio a Melbourne»